Cuccioli uccisi in Comelico: la lettera di APACA al sindaco

Cuccioli uccisi in Comelico: la lettera di APACA al sindaco

Una bruttissima storia quella dei cuccioli rinvenuti in un cassonetto dei rifiuti a Padola di Comelico Superiore.

Una vicenda che ovviamente ha colpito anche i soci e i volontari del canile-rifugio di APACA, che con cani maltrattati e abbandonati hanno a che fare ogni giorno e che solo qualche mese fa sono intervenuti per dare ospitalità a 8 cani rinchiusi da anni in una casa proprio a Comelico Superiore.

E’, infatti, l’ennesima storia di crudeltà sugli animali segno di quanto bisogno ci sia di un deciso cambio di rotta. E se è assurdo che ci siano soggetti che non sappiano che per evitare gravidanze indesiderate esiste la sterilizzazione o che sterminare una cucciolata è reato, è inqualificabile che non si sia tentato di farli adottare, contattando APACA o qualche altra associazione.

Ecco perchè abbiamo invitato a non fermarsi alla cronaca e a fare, invece, qualcosa di concreto partendo proprio da un episodio che sembra frutto di un mix di crudeltà e di ignoranza.

In particolare, attraverso la stampa locale ci siamo rivolti al Sindaco di Comelico Superiore, invitandolo a non sminuire la vicenda, a valutare responsabilmente la reazione sdegnata dei suoi concittadini e, quindi, a fare qualcosa di politicamente significativo. Cosa? Proporre nella prossima seduta del consiglio comunale l’adozione di un nuovo Regolamento per il benessere degli animali, che è il primo e fondamentale atto di riferimento per la comunità. Lì dentro sono scritti i comportamenti da tenere e le violenze da cui astenersi ed è un atto di grande significato, perchè misura il livello di civiltà anche morale a cui un comune aspira. In momenti come questi sarebbe davvero importante che il primo cittadino di Comelico Superiore desse un segnale preciso e inequivocabile in direzione della legalità e del rispetto di tutti gli esseri viventi.

Il Regolamento-tipo che le associazioni animaliste bellunesi hanno predisposto, come si ricorderà, il 1° marzo di quest’anno è già stato adottato pressochè integralmente dal comune di Belluno.