Un’attività di allevamento non autorizzata di pincher, chihuahua, buldog francesi e pastori australiani è stata scoperta e chiusa poche settimane fa dal servizio veterinario dell’ULSS n.1 Dolomiti.
Le indagini hanno preso il via da una iniziativa di APACA, a cui a fine estate si erano rivolti alcuni cittadini a conoscenza di un’attività di commercializzazione di cuccioli che si era fatta consistente, dato che erano alcune decine i cani già venduti o in procinto di esserlo, oltre naturalmente alle fattrici e agli stalloni presenti nell’allevamento. L’Associazione ha anche potuto constatare che i cuccioli venivano ceduti senza pedigree, senza microchippatura e che non di rado erano affetti da giardiasi, mentre la presenza in internet di offerte che riguardavano cuccioli di razza e che erano riconducibili alla struttura segnalata dai cittadini ha comprovato che si trattava di un’attività con chiare finalità di lucro ed evidenti caratteristiche illegali.
Dopo un periodo di indagini, qualche settimana fa c’è stato il sopralluogo del Servizio Veterinario dell’ULSS n.1 Dolomiti, durante il quale sono state controllate le condizioni igienico-sanitarie dei cani e le strutture di detenzione. Alla fine sono state accertate parecchie violazioni di legge, tra cui anche quelle in materia di allevamento e cessione di animali, ragion per cui la struttura – che si trova in un comune vicino al capoluogo – è stata chiusa.
E’ stato grazie alla collaborazione dei cittadini che si sono rivolti ad APACA se una struttura non autorizzata -e quindi illegale- di detenzione e allevamento di cani di razza è stata scoperta e chiusa da un Servizio Veterinario che si è mosso davvero prontamente. Ma è bene ricordare che queste attività non sorgerebbero se non ci fossero clienti pronti all’affare: ecco perchè continuiamo a invitare a non comprare cani nei negozi e su internet e a rivolgersi solo ad allevamenti seri e autorizzati. Fermo restando che per noi, ovviamente, l’unica scelta giusta è un cane del canile!