“Lo hanno trovato morto con un ematoma in testa: Alessio Tabiadon, 41 anni, il malgaro falcadino già condannato per maltrattamento di animali l’anno scorso, probabilmente la botta l’ha subita cadendo a terra, colpito da un malore”: così il Corriere delle Alpi del 16 novembre scorso.
“Del 41enne – si leggeva ancora nella cronaca di Cristina Contento – si erano occupate le cronache provinciali l’anno scorso, quando fu condannato a novemila euro di multa per abbandono e maltrattamento di animali per fatti risalenti ancora a dicembre del 2012. Tabiadon era stato accusato di aver lasciato morire di fame e di freddo tre maiali, mentre altri quattro animali abbandonati a malga Loch erano stati salvati successivamente seppure in condizioni difficili. Tre capi erano morti mentre gli altri quattro erano denutriti perché probabilmente lasciati senza cibo.”
Presso l’abitazione del Tabiadon, insieme ad altri animali da reddito (che ovviamente non è stato difficile ricollocare), c’erano anche due femmine di San Bernardo (belle com’era bello il nostro Nebbia (foto)), di cui nessuno sembrava potersi occupare, tanto che il comune di Falcade contattò il servizio veterinario di Agordo e poi il canile sanitario dell’Usll 1 Dolomiti per cercare di trovare una soluzione. Ed è proprio dal canile sanitario che, il giorno dopo il decesso del malgaro, APACA ha appreso di questi due cani, di cui la femmina più anziana versava però in condizioni di salute molto precarie. Nel mentre si stava valutando l’ipotesi di accogliere in rifugio i due cani, un amico di APACA, Andrea Sommavilla, ci ha segnalato l’esistenza di Passione San Bernardo Rescue Italia, una Onlus di Castelfranco Emilia che salva e recupera cani San Bernardo su segnalazione di volontari, canili, rifugi e privati. E’ così che Sonia, la presidente di Passione San Bernardo ha potuto prendere contatto con il comune di Falcade e avviare il recupero dei cani.
Ora Luna – la più giovane delle due San Bernardo – sembra abbia “colpito il cuore di molti ed ha già una mamma che si è innamorata di lei e probabilmente a breve la sua adozione si concretizzerà – scrive Sonia sulla pagina Facebook della Onlus – Per ora si sta riposando e riprendendo da un mese non facile con la perdita anche della madre e compagna di vita che si è lasciata morire”.
Noi ringraziano sia Sonia e la sua Onlus per la grande disponibilità all’intervento, sia Andrea Sommavilla per essersi attivato con prontezza: entrambi hanno contribuito a risolvere una situazione molto penosa.
E siamo sicuri che anche il comune di Falcade si unirà al nostro ringraziamento.