Questa mattina, i passeggeri del treno diretto a Belluno, all’altezza di Santa Giustina, hanno assistito a una scena tenera e straziante: un border collie era accovacciato vicino alle rotaie, accanto al corpo senza vita di un altro cane.
Un’avventura finita tragicamente e che era iniziata con la fuga da una casa poco lontana dalla rete ferroviaria. Il labrador evidentemente non è riuscito ad evitare l’impatto con il treno (che i cani spesso non resistono a rincorrere) e il suo compagno non lo ha abbandonato: si è sistemato vicino a lui, lasciando quella posizione solo per far transitare il treno successivo, dal quale sono poi partite le telefonate alla Polfer e al 118, che ha attivato subito l’azienda a cui è affidato il recupero dei cani vaganti in provincia.
Un episodio non così raro – perchè spesso le cronache raccontano di legami profondi e gesta dolcissime di cani verso esseri umani o verso altri compagni di vita – ma che non può non suscitare una grande emozione: forse perchè la vista di un cane che veglia un altro cane ci ricorda che i sentimenti non sono una prerogativa degli uomini ed esistono – veri e profondi- anche in chi non li esprime a parole.
Entrambi gli animali sono stati riconsegnati al proprietario.