Il nostro sondaggio sulle preferenze accordate alle varie alternative per la sepoltura del proprio cane ha registrato 378 votanti, ma anche in queste ore stanno arrivando voti. Avevamo, però, detto che entro pochi giorni avremmo fornito l’esito del sondaggio e così ecco i risultati:
L’interramento – o nel giardino di casa o nel cimitero per animali – raccoglie il 64,6% dei consensi ed è la pratica di sepoltura preferita. Quando alla cremazione, mentre quella collettiva non viene quasi presa in considerazione, la cremazione individuale guadagna quasi il 20% delle preferenze, probabilmente in sintonia con la crescita esponenziale fatta registrare in questi ultimi dieci anni dalla cremazione umana.
Quindi ben venga il cimitero per animali!
E’ chiaro che il nostro “sondaggio” non ha alcuna pretesa di aver misurato il polso alla comunità, ma lo spaccato che ne esce è probabilmente realistico. L’idea di un cimitero per animali domestici piace e segnerebbe sicuramente un salto di qualità nell’apprezzamento pubblico degli animali da compagnia, a cui verrebbe riservata la possibilità di una sepoltura “simile” a quella umana, pur in luogo “riservato”.
Inutile nascondere che a noi piacerebbe, però, che l’Amministrazione comunale andasse oltre e, abbandonando i falsi moralismi, affrontasse la questione del post-mortem degli animali da compagnia in tutte le sue varie sfaccettature, come questione emotivamente rilevante per la comunità: e allora – ci chiediamo – perchè non introdurre anche una norma che ammetta che le ceneri del proprio animale d’affezione possano essere inserite in appositi recipienti sigillati collocabili nelle immediate vicinanze della sepoltura del proprietario defunto? Stando al nostro sondaggio, il 12% delle preferenze va proprio a questo tipo di scelta, che supererebbe definitivamente un primato che l’uomo ha voluto assicurarsi anche sulla sepoltura del proprio corpo.