“Entro l’estate prossima il Veneto avrà una legge per garantire le necessarie cure veterinarie agli animali da compagnia delle persone, anziani in primis, in situazioni di difficoltà economica”: l’annuncio è arrivato dal presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, intervenuto a Conegliano alla presentazione del “Progetto prima visita e vaccinazione degli animali d’affezione di persone e anziani indigenti” riferito al Distretto Pieve di Soligo dell’Ulss 2.
“Il progetto, nato per il Distretto Pieve di Soligo da un’intuizione del dottor Ernesto Schievenin – ha precisato Zaia – sarà esteso nel 2019 a tutto il Veneto. Garantire le cure veterinarie significa infatti assicurare un’adeguata pet therapy agli anziani cui questi animali fanno compagnia.”
Obiettivo dell’iniziativa avviata a Conegliano – ma sperimentata anche in Lombardia -, che avrà una durata triennale ed è sovvenzionata dalla locale sezione del Rotary, è quello di far sì che le persone che si trovano in condizioni economiche difficili possano curare adeguatamente, e mantenere in buona salute, i propri animali da affezione. Prevede che per coloro per cui sia stato preventivamente accertato lo stato d’indigenza dalle competenti amministrazioni comunali, possano essere erogate varie prestazioni veterinarie tra cui la micro-chippatura del cane, interventi di sterilizzazione e altri interventi chirurgici ritenuti indispensabili.
Ma ecco la novità: entro tre mesi Zaia annuncia una legge che riguarderà non solo le cure gratuite, ma anche la regolamentazione dell”accompagnamento degli animali nelle corsie degli ospedali. Un annuncio che è stato accompagnato da una frase mai sentita pronunciare prima dal presidente veneto: “A quelli che sorridono di fronte a iniziative come queste ricordo che il livello di civiltà di una comunità si misura dall’attenzione che riserva agli animali. Non puoi amare una persona se non ami gli animali”. E’ una frase che agli addetti ai lavori fa un po’ sorridere, se non altro perchè è il rimaneggiamento di un notissimo aforismo di Mohandas Karamchand Gandhi, ma l’importante è che Zaia l’abbia pronunciata, così sarà possibile ricordargliela se se ne dimenticherà!