Torniamo a parlare della questione delle razze canine e delle complicazioni spesso invalidanti che colpiscono gli esemplari selezionati.
Uno dei problemi forse più gravi causati ai cani è stato – ed è purtroppo tuttora – il taglio di coda e orecchie con il solo fine di rispettare gli standard di razza. In Italia questa pratica è proibita per legge dal 2010, lo stabilisce l’articolo 10 della Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia, ratificata dallo Stato italiano attraverso la legge del 4 novembre 2010/n. 201. L’articolo 10 proibisce le operazioni chirurgiche su animali da compagnia per motivi estetici, in particolare l’amputazione di coda (caudectomia) e orecchie (conchectomia), la recisione delle corde vocali e l’asportazione di unghie e denti.
Questo tipo di operazioni è permesso soltanto in casi in cui sia necessario salvaguardare la salute del cane, aspetto questo che purtroppo lascia il fianco scoperto a tutta una serie di interventi estetici che sono fatti passare per curativi in maniera illegale. Perché a tutt’oggi si vedono ancora, soprattutto all’interno di improbabili mostre e concorsi cinofili (dove l’esibizione di cani “menomati” è vietata dal 2009), cani di varie razze con le orecchie deformate dall’amputazione o senza la coda. Un vero e proprio maltrattamento (penalmente punito dall’articolo 544-ter c.p. con la reclusione da 3 a 18 mesi o la multa da 5.000 a 30.000 euro), che tra le conseguenze ha anche la perdita o la riduzione della capacità di “parlare” attraverso il linguaggio del corpo. Orecchie e coda, infatti, sono essenziali per la comunicazione visivo-posturale del cane: in base alla posizione in avanti, all’indietro, schiacciate sulla testa, divaricate, inclinate o in movimento, le orecchie esprimono attenzione, aggressività, paura, sottomissione, tranquillità, sottolineano i segni di pacificazione, mostrano voglia di fare conoscenza; la coda si muove in modi diversi – rigida e alzata, in orizzontale, bassa, in mezzo alle zampe, con movimenti a scatti, rilassata, scodinzolante – per manifestare le stesse intenzioni e per capire quanto essa sia vitale basta pensare a un cane che non possa scodinzolare, forse l’atto che caratterizza nella maniera più immediata il suo rapporto con l’essere umano.
Sono numerosissimi i gesti e i relativi messaggi che un cane rivela attraverso orecchie e coda e mutilarlo significa ridurre le sue capacità di relazionarsi con gli altri cani e con le persone. Un mutismo che certo non meritano dobermann, alani, boxer, cani corso, amstaff, dogo argentini, cani che al naturale rivelano la loro autentica bellezza, specialmente quando sono liberi di scuotere le loro grandi orecchie penzolanti e le loro lunghissime code, così piene di espressioni, “voci” ed emozioni.