Black, probabile incrocio labrador/pastore del Lagorai, è arrivato in rifugio nel maggio di quest’anno. Incapace di controllare un’esuberanza eccessiva legata al vissuto più recente – che l’aveva costretto a trascorrere la maggior parte del tempo in un giardino senza un’adeguata attività motoria – Black ha seguito un percorso educativo per migliorare soprattutto la conduzione al guinzaglio. La sua vita in rifugio è stata comunque ricca di contatti con le persone, verso le quali non manifestava alcun tipo di problema, anzi! La ricerca continua della mano che lo avrebbe accarezzato indicava un’indole dolcissima, di cui la precedente detenzione aveva certo beneficiato ma che, nello stesso tempo, non aveva saputo – e forse potuto – valorizzare fino al punto da farne la caratteristica principale del cane.
Esuberanza e taglia medio-grande rappresentavano gli unici elementi di difficoltà per un’adozione che, altrimenti, non aveva alcun tipo di problematicità. Poi è arrivata Anna (e la figlia) che hanno iniziato un giro accurato del rifugio, alla ricerca del loro primo cane. La frequentazione è proseguita nelle settimane successive e piano piano Anna è arrivata a Black, a quell’esemplare così grande e così ingombrante che, però, le si appiccicava addosso e si faceva accarezzare e coccolare con piacere. Nel giro di poco, Anna ha capito che Black era il “suo” cane, quello che avrebbe giocato nel grande giardino di casa e col quale avrebbe fatto lunghe passeggiate.
Alla fine di settembre, Black ha lasciato il rifugio alla volta della sua nuova casa, dove ha conquistato tutta la famiglia. Opportunamente, l’adottante sta seguendo con lui qualche lezione da un educatore cinofilo, per mettere a punto soprattutto il rapporto che Black ha con il cibo: riesce, infatti, a rilassarsi e a passare molto tempo accoccolato ad Anna, ma la sua energia (peraltro espressa senza la minima aggressività) si scatena quando è l’ora del pasto. Del resto, il pasto è un appuntamento a cui i cani che vivono nei canili danno sempre molta importanza e quando arrivano nella nuova casa – un momento che provoca sempre dello stress nel cane – ci vuole un po’ di tempo per riuscire a dare ad ogni evento il giusto peso: con un po’ di pazienza (magari, come nel caso di Black, con l’aiuto di un educatore) lo stress si attenuerà ed il cane acquista consapevolezza della propria nuova condizione, riequilibrando motivazioni e emozioni. E così sarà anche per Black.