Rey è stato con noi dal 5 maggio scorso, ossia da quando è stato accolto nell’infermeria del rifugio per una convalescenza complicata e durissima: prima di tutto per il cucciolo, che ha passato in un kennel di misura oltre 60 lunghissimi giorni, ma anche per il gruppo di volontari dell’associazione, che più volte al giorno, oltre a pulirlo e accudirlo, lo hanno fatto uscire al sole, tenendolo prima soltanto in braccio e poi facendolo camminare per brevi tratti, attenti ad evitandogli ogni ostacolo, salto o movimento che potesse sovraccaricare l’arto. E poi le medicazioni, le visite mediche, l’operazione per asportare la placca e la nuova convalescenza: ma poi, finalmente, arriva la guarigione, che restituisce a tutti noi un cane splendido, dal carattere mite e riflessivo, accomodante con i propri simili e quasi consapevole che tutti i giorni a venire sarebbero stati per lui un vero “regalo”.
E sì! Perchè Rey a due mesi d’età si era rotto la tibia posteriore sinistra e il “padrone” della cucciolata di cui lui faceva parte non aveva alcuna intenzione di spendere danaro per curarlo: fortunatamente, l’ambulatorio veterinario dove Rey era stato portato cerca una via d’uscita e chiama Apaca e, insieme, decidono di salvare questo bellissimo cucciolo.
Nel corso dell’estate qualche persona lo chiede in adozione, ma le condizioni di detenzioni che vengono prospettate non convincono. Poi il 5 ottobre muore improvvisamente Pelmo, il vecchio cane che Mitia aveva adottato nell’agosto dell’anno scorso. Ed è così che Rey trova la sua occasione: andrà a vivere in una famiglia che si è presa amorevolmente cura di un cane con un carattere completamente diverso, certamente più complicato, un cane che Mitia ha amato e recuperato alla vita. E, adesso, una vita nuova e bellissima sarà il dono che Mitia farà a Rey, cucciolo di cane che doveva morire.