“C’è chi ogni giorno preleva cani e cuccioli dal territorio per spedirli in giro per il Nord Italia a colpi di ricariche in nero su postepay…ma d’altronde si sa: l’aMMMore non ha prezzo! Ma questo è possibile solo perché dall’altra parte c’è chi sceglie il proprio cane spulciando post su FB come fosse un catalogo commerciale.
Possibilmente facendoselo recapitare direttamente a casa dal Sud (dove è risaputo che i cuccioli vengono costantemente abbandonati dalle proprie madri sul territorio), dopo un’accurata visita pre-affido svolto da personale non qualificato, ma tanto, tanto aMMMante dei cani.
E ovviamente tutti pronti per il primo selfie in autogrill o in salotto da condividere per mostrare il proprio contributo personale a un commercio di cani (perché solo di questo si tratta!) che negli anni sta prendendo pian pianino il posto di quella che portava i cuccioli in Italia dai canifici dell’Est Europa”.
A descrivere così efficacemente il fenomeno “cani dal Sud” – intensificatosi in maniera sorprendente in questo lungo periodo di emergenza sanitaria – è Simone Dalla Valle (tra i più noti educatori e divulgatori cinofili italiani), che il 16 giugno dell’anno scorso sulla sua pagina facebook aggiungeva: “e poi c’è chi lavora con competenza e dedizione ogni giorno in canile per garantire a tutti gli ospiti (e ai cani che in canile così evitano di entrarci!) la possibilità di poter vivere la vita che ogni cane merita di vivere. E questo immane (e spesso silenzioso) lavoro viene ripagato grazie a tutte quelle persone che dimostrano di comprendere l’enorme differenza che c’è tra una staffetta e un percorso pre-adottivo finalizzato a realizzare un’adozione consapevole e che per questo decidono di non acquisire un essere vivente, ma di costruire una relazione con lui!”
Apaca vuole ringraziare quanti – anche in questi difficili mesi della pandemia – hanno adottato un ospite del rifugio (spesso accettando di aspettare parecchie settimane prima di poterlo portare a casa!), quanti lo stanno per fare e quanti – magari dopo essersi informati meglio sul “commercio di cani” dal Sud e in rete – decideranno per l’adozione di un cane del canile: sono tutti uomini e donne che hanno scelto di stare dalla parte della soluzione e non del problema!