La neve è tornata nelle valli bellunesi con il suo carico di fascino e divertimento, soprattutto per i cani che mostrano quasi sempre, e quasi tutti, una gioia immensa nel tuffarsi nei candidi manti nevosi. La neve però è spesso anche insidiosa, non solo per le persone che corrono il pericolo di rimanere bloccate con l’auto o di scivolare – per non parlare di chi deve spalare per ore per liberarsi il passaggio ostruito davanti a casa – ma anche per i cani.
Abbiamo già parlato dei rischi in cui può incorrere un cane che si diverte a scorrazzare in mezzo alla neve, ma in questo articolo vorremmo approfondire l’eventualità in cui l’animale possa ruzzolare e farsi male. Come si diceva più sopra, molti cani alla vista della neve si mettono a giocare, a correre all’impazzata, a saltare… tutti movimenti che su un terreno poco stabile come quello coperto di neve, o peggio di ghiaccio, possono rivelarsi davvero pericolosi per ossa e articolazioni. Corse e frenate brusche su superfici ghiacciate sono le più dannose, in particolare perché possono interessare il legamento crociato dei cani più spericolati.
Un’altra minaccia molto grave può venire da cadute accidentali, soprattutto sui percorsi di montagna: è di pochi giorni fa la notizia – fortunatamente a lieto fine – di Pascal, un Alaskan Malamute finito in un crepaccio nei presso del Bivacco dei Lòff, sulle Prealpi trevigiane, rimanendo intrappolato su una cengia da cui non poteva risalire. Il cane, illeso ma molto spaventato, è stato portato in salvo dal Soccorso Alpino ed è potuto tornare a casa, ma il rischio che ha corso è stato davvero altissimo. Quando il cane è libero di fare scorribande in mezzo alla neve deve essere tenuto sempre sott’occhio, anche se spesso non è facile vista l’irruenza e la sveltezza che molti cani tirano fuori una volta messe le zampe sui terreni innevati.
Se si nota che l’animale zoppica, cammina male o guaisce è necessario farlo smettere di correre, tenerlo a riposo e portarlo dal veterinario per assicurarsi che non abbia nulla di rotto o procedere a un eventuale trattamento. L’età del cane e il suo vissuto sono fattori che possono influire sulla possibilità di traumi dovuti a scivoloni o cadute, ma anche la razza non va sottovalutata: alcune sono più soggette di altre a fratture e torsioni, come quelle più pesanti cui con più facilità può rompersi il crociato, o quelle condrodistrofiche (ovvero dalla schiena lunga e le zampe corte, per esempio i Bassotti), alle quali può venire un’ernia del disco a seguito di contusioni. Equipaggiati con accortezza e conoscenza, oltre che con giacconi e buone calzature, ognuno sarà pronto a uscire insieme all’amico a quattrozampe per godersi la tanta neve caduta nei giorni scorsi, senza paura per le sue articolazioni, pronti allo spasso in mezzo ai fiocchi cui nessun cane sembra voler rinunciare.