Pablo Neruda e l’ “Ode al cane”

Pablo Neruda e l’ “Ode al cane”

Quando la poesia incontra l’affetto che scorre fra uomo e cane nascono meraviglie come “Ode al cane” di Pablo Neruda. I versi finali del componimento, “E l’antica amicizia, la gioia di essere cane e di essere uomo tramutata in un solo animale che cammina muovendo sei zampe e una coda intrisa di rugiada”, fanno parte delle citazioni letterarie che Apaca dedica ai cani ed esprimono con poche, intense parole tutto l’incredibile sentimento che li unisce. Fino a diventare una cosa sola, una creatura che si muove all’unisono su sei zampe, che ha una coda immersa nel magico momento del mattino, quando ogni filo d’erba è bagnato e rinfrescato dalla rugiada. L’ “Ode al cane” racconta in maniera intima e poetica un momento quotidiano fra i più amati da un proprietario e dal suo cane: andare a spasso insieme in mezzo alla natura. In questo caso si tratta della natura cilena, patria del poeta, raccontata con incanto ammirato.

La composizione è anche un inno alla dimensione naturale, dove uomo e cane coabitano con autentica complicità, condividendo una passeggiata e tanti interrogativi. L’uomo non può sapere cosa si domanda e nemmeno il cane conosce i pensieri dell’uomo eppure, attraverso un linguaggio segreto e speciale, i due sanno comunicare insieme dalla notte dei tempi. Al cane basta avvicinare il muso alla sua persona preferita per dimostrarle tutto il suo amore, le parole sarebbero comunque superflue.

La poesia, invece, si regge sulle frasi usate da Neruda per descrivere campi, prati, foglie, fiori, suoni e profumi della campagna che sta attraversando insieme al suo cane per farci sentire con un’immediatezza potente la bellezza di essere entrambi lì, a camminare e “parlare” come i due vecchi amici che sono. L’ “Ode al cane” celebra questo sentire profondo che pare legare a doppio filo due esistenze tanto diverse ma così tanto affini da fondersi quasi l’una nell’altra, avvolti da una felicità semplice e unica mentre camminano in un verde mattino.

Chi ha un cane si riconoscerà in questi versi, come nell’intera poesia di Pablo Neruda, che sembrano descrivere l’istante in cui si intuisce quanto forte e misterioso sia il legame ancestrale che esiste fra uomini e cani. E che solo la soave lingua dei poeti forse riesce a catturare.