Le citazioni di Apaca dedicate ai cani e al loro rapporto con l’uomo sono state scelte anche fra gli uomini di scienza. Come Danilo Mainardi che, nel libro “Il cane secondo me”, ha scritto: “Un cane, ogni cane, altro non è che una persona diversa”.
Danilo Mainardi è stato uno dei primi etologi italiani, nonché ambientalista e divulgatore scientifico, uno fra gli studiosi più autorevoli e conosciuti nel campo dell’etologia, lo studio del comportamento animale. Con questa frase, Mainardi afferma che i cani, proprio come gli umani, sono dotati di una loro peculiare personalità. Essi condividono con l’uomo anche questo aspetto evolutivo e caratteriale, si potrebbe dire che sono persone pelose e con quattro zampe. L’approccio di Mainardi è stato quello di un attento osservatore del comportamento canino e questo occhio critico e profondo, insieme al personale rapporto che ha avuto con i suoi cani, gli ha permesso di teorizzare questa affascinante visione.
“Il cane secondo me” è un libro che parla dei migliori amici dell’uomo, ognuno dei quali possiede un modo caratteristico di pensare, reagire, curiosare, offendersi e rallegrarsi. Ciò ovviamente non significa affatto arrivare al punto di considerare i cani delle vere e proprie persone. Questo atteggiamento è sbagliato, soprattutto nei confronti dei cani stessi: saper tracciare un limite fra la nostra umanità e la loro animalità è segno di rispetto, verso di noi e verso di loro. Detto ciò, Mainardi con la sua splendida frase getta luce sugli aspetti davvero interessanti di questa prospettiva comportamentale.
Un fatto in particolare stupisce molto e cioè che anche il cane sarebbe in grado di sorridere, anche se Mainardi riconosceva lo scetticismo della scienza su questo argomento. In un’intervista rilasciata al giornale “Oggi” prima della sua scomparsa, avvenuta nel 2017, Mainardi descrive questa manifestazione “un riso genuino, espressione facciale di emozione gioiosa. La pelle del muso si raggrinza, si formano pieghe tra occhi e bocca, c’è uno speciale brillìo degli occhi, uno scuotere la testa e un alzare le zampe come in una marcia da fermo”. Un bellissimo pensiero questo di Danilo Mainardi, che unisce lo spirito di osservazione dello scienziato a quell’incanto un po’ poetico che rapisce tutti gli amanti degli animali e dei cani, per farli sentire in connessione con tutti gli altri esseri viventi.