Jonny faceva parte del gruppo di cinque meticci arrivati in rifugio dopo la morte improvvisa e tragica del proprietario. Carattere straordinariamente dolce e temperamento mite – caratteristiche non sempre riscontrabili in un “bassotto” pur senza pedigree – facevano di Jonny il compagno ideale di una famiglia che sapesse apprezzare queste qualità e, nello stesso tempo, fosse pienamente consapevole che un cane dalla schiena lunga e dalle zampe corte può facilmente incorrere in qualche problema alla spina dorsale se a lui non si riservano una serie di accortezze e attenzioni.
Questa famiglia è arrivata in rifugio verso la metà di luglio: aveva perso da pochissimo Laika, a cui aveva dedicato un lungo e doloroso periodo di cure e sembrava che il tempo trascorso dalla morte del cane fosse troppo poco per accoglierne in casa uno nuovo: poi è arrivato zampettando Jonny che si indirizzato subito verso Giuseppe, ma dimostrando di un disdegnare neppure le carezze di Caterina. Dopo un lungo colloquio per comprendere pure lo stile vita della coppia ed una visita di preaffido per conoscere anche la gatta di casa, i primi giorni di agosto Jonny ha lasciato il rifugio.
Fin da subito è sembrata un’adozione caratterizzata da una grande sintonia di fondo, soprattutto tra i maschi di casa, Jonny e Giuseppe: infatti, tra i due, anche a detta di Caterina, c’è proprio quello che la Treccani indica nel definire il termine, ossia “armonia, coerenza e corrispondenza sostanziale” tra due esseri viventi…esattamente quello che vorremmo sempre veder concretizzato in un’adozione.