A quattro mesi di vita ha già conosciuto l’abbandono: infatti, Kimba è stata recuperata dal Servizio Veterinario dell’ULSS n.1 Dolomiti in una delle frazioni aggrappate alle Prealpi e, dopo una breve permanenza in canile sanitario, è stata trasferita in Apaca.
Nella sua genealogia c’è probabilmente un setter e anche il carattere sembra rispecchiare la razza: Kimba, infatti, è dolcissima ed estremamente vivace. E’ un cane brachiuro, ossia ha la coda non mancante (anurismo) ma molto corta: non si tratta né di una malformazione, né di un sintomo di qualche patologia, ma semplicemente di una caratteristica che può manifestarsi in natura e che non ha alcuna conseguenza sulla qualità di vita del cane. Anzi, proprio questa coda cortissima rende Kimba ancora più adorabile.
Nei 18 giorni di permanenza in rifugio ha sperimentato la vita del gruppo di cani che ogni giorno si muove libero in struttura: ha così compreso buona parte delle informazioni che un cucciolo deve avere per relazionarsi con i consimili e che a Kimba probabilmente mancavano, mentre sul fronte delle relazioni con gli umani, ci hanno pensato Manuela e qualche volontario a fornire alla cucciola altrettante utili informazioni.
L’11 febbraio Kimba ha lasciato il rifugio alla volta della casa di Tania, dove già vive una meticcia di 10 anni, che era venuta a conoscere la cucciola in canile ed aveva poi ricevuto la visita di Kimba nella propria casa, dimostrando di non avere nulla in contrario a un’adozione che porterà sicuramente una ventata di allegria e di nuovi entusiasmi per tutti.