Quella di Scotty è probabilmente l'”adozione dell’anno”

Quella di Scotty è probabilmente l'”adozione dell’anno”

Ha passato la prima parte della vita accanto a una persona che viveva ai margini della società, in condizioni degradate e di disagio, insieme ad un gruppo di cani (alla fine se ne conteranno ben 16), che, alla tragica morte del proprietario, sono stati catturati in varie riprese dal Servizio Veterinario dell’Ulss e quindi trasferiti nel rifugio dell’associazione, che è stata aiutata dal comune di Belluno sia nel mantenimento che nell’attività di recupero dei cani. Scotty è stato catturato tra gli ultimi del gruppo, dopo quasi un anno di vita randagia nei dintorni di quella che era stata la sua prima “casa”.

Quasi tutti i cani presentavano molti problemi comportamentali, anche gravi e con deviazioni fobiche. Hanno perciò seguito dei percorsi di recupero specifici e personalizzati e, alla fine, sono stati tutti felicemente adottati. Scotty, come detto, è stato uno degli ultimi ad arrivare in rifugio e l’ultimo ad andarsene, sia perchè più complessa era la sua situazione emotiva e comportamentale, sia perchè nel dopo pandemia – smentendo la profezia che il mondo sarebbe diventato migliore! – è anche fortemente diminuita la disponibilità delle persone ad adottare soggetti problematici ancorchè non aggressivi.

Finalmente, qualche settimana fa, è però arrivata in rifugio Annarita, che già aveva esperienza di cani problematici e non aveva perso la voglia di iniziare ad occuparsi ancora di uno di loro. Molto sensibile, calma e attentissima alle esigenze del cane, dopo una frequentazione in rifugio, Annarita ha portato Scotty nella sua nuova casa e, con meraviglia, ha visto il cane trasformarsi nel giro di pochi giorni in un essere dolcissimo, affettuoso, disponibile e allegro sia con lei che con le persone e gli animali che frequentano la casa, compreso un consimile col quale Scotty ha immediatamente socializzato.

Senza nulla togliere a quanti hanno finora accolto nella loro famiglia uno dei cani ospiti del rifugio, molto probabilmente quella di Scotty è, per così dire, “l’adozione dell’anno”, nel senso che dopo quasi 3 anni trascorsi in rifugio e una prospettiva di adottabilità affatto alta, Scotty ha trovato una di quelle persone straordinarie che tutti i cani abbandonati e maltrattati vorrebbero incontrare: una persona che aiuta a riconciliare il cane alla vita con gli umani, che costruisce i contorni della sua felicità e che lo metterà sempre al primo posto di una graduatoria in cui è l’amore per gli altri a stabilire le priorità.

Grazie davvero ad Annarita e un augurio di lunga vita a Scotty.