Età e dimensione
L’età nei cani è associata al rischio di molte malattie – più il cane è anziano, più è probabile che si ammali – ma anche le dimensioni sono un fattore importante: e anche se è provato che i cani di piccola taglia tendono a vivere più a lungo, alcune malattie sembrano essere più diffuse proprio tra i cani di questa dimensione, mettendo così a rischio la loro elevata longevità.
“Abbiamo scoperto che esiste un’associazione tra età e prevalenza della malattia nel corso della vita in base alla taglia del cane per molte condizioni importanti di salute.” E’ questa la prima delle conclusioni a cui è giunta una ricerca pubblicata su Plos One e che si è basata su dati raccolti dal Dog Aging Project, un progetto scientifico volto a comprendere l’invecchiamento dei cani per migliorarne la salute e proprio la longevità.
Ed ecco la sintesi della ricerca: maggiore è la dimensione del cane, “maggiori sono le probabilità di affrontare condizioni di salute gravi come cancro, malattie legate alle ossa, problemi intestinali, problemi alle orecchie, naso e gola, condizioni cerebrali e ormonali, nonché malattie infettive”. I cani di piccola taglia mostrano invece “maggiori probabilità di avere problemi agli occhi, al cuore, al fegato, al pancreas e ai polmoni”. Ma mentre i cani piccoli hanno più probabilità di superare la malattia o di protrarla per un tempo più lungo, per i cani di grande taglia sono più elevate le probabilità di andare incontro a delle patologie che portano più rapidamente alla morte, perché il loro metabolismo influisce in maniera importante sugli esiti avversi.
Nei cani più grandi, ad esempio, è il maggior ossidativo durante la prima infanzia che può predisporre a determinate malattie come le malattie della pelle, cancro e disturbi cardiaci. I modelli di crescita nelle razze di cani più grandi comportano anche un rapido aumento di peso durante il periodo di sviluppo scheletrico: proprio questo rapido aumento di peso determinerebbe un aumentato rischio di malattie muscoloscheletriche e ortopediche dello sviluppo, tra cui displasia dell’anca, osteoartrite e osteocondrosi.
Secondo la ricerca, i cani più grandi hanno anche maggiori probabilità di contrarre sia malattie neurologiche, sia malattie endocrine, come ad esempio l’ipotiroidismo, mentre la malattia di Cushing e il diabete mellito sembrano più diffuse nei cani di piccola taglia.
Tra le patologie otorinolaringoiatriche, l’infezione dell’orecchio prevale nei cani più grandi, ma i cani più piccoli sarebbero più inclini alla perdita dell’udito e alla sordità.
E anche la causa più comune di mortalità nei cani da compagnia, ossia il cancro, colpisce differentemente: ancora una volta, sono i cani di taglia maggiore ad esserne colpiti con più frequenza e, come detto, il loro metabolismo sembra accelerare rapidamente i tempi della morte.