Associazione APACA Belluno

FAQ | Domande frequenti

Domande (e risposte) frequenti per argomento
ADOZIONI

Come si affronta una visita in canile?
Innanzitutto, lasciando a casa l’emotività (è sbagliato pensare di adottare un cane solo allo scopo di “salvarlo”), ma soprattutto i pregiudizi e i luoghi comuni sull’età dei cani (voglio un cucciolo così lo cresco come voglio; un cane adulto non impara più niente), sulla razza (in canile ci sono solo cani pericolosi o malati; i meticci non sono intelligenti come i cani di razza) o sulla taglia (i cani grossi soffrono a vivere in appartamento; solo i cani piccoli sono adatti ai bambini). Farsi accompagnare sempre da un operatore di APACA, dedicando alla visita tutto il tempo che serve e spiegando bene le proprie esigenze ed aspettative. Non prendere mai una decisione alla prima visita: invece, individuare uno o più cani e ritornare nei giorni successivi per un contatto più “ravvicinato”.
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Tutti i cani sono adottabili?
No, ci sono cani che non possono essere dati in affido. In genere, si tratta di animali che manifestano difficoltà nel contatto con l’uomo o tendono ad assumere comportamenti a rischio o che devono essere preventivamente curati. In tutti questi casi, nella scheda del cane viene riportata l’annotazione “adottabile solo a distanza”.
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E’ un problema se non ho un giardino?
Assolutamente no. I cani che Apaca dà in affido non devono essere “abbandonati” in giardino, ma devono trascorrere la maggior parte del tempo insieme alla famiglia e partecipare alla vita del gruppo. La guida “Noi e il cane” fornisce informazioni, notizie e consigli su come affrontare l’arrivo di un cane in casa nel modo più consapevole.
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Come faccio a sapere se il cane che adotto andrà d’accordo con quello che ho a casa?
Facciamo una prova. Si fa una passeggiata insieme e, se tutto va per il meglio, proviamo a lasciare liberi i cani in un’area di sgambatura. Valuteremo insieme le reazioni e se ci sembra che possano convivere, un nostro volontario si recherà a casa dell’adottante con il cane del rifugio: sarà così possibile verificare le probabilità che possa o meno essere accettato.

Quanto tempo trascorre tra la domanda di adozione e la consegna del cane?
Non c’è un tempo prestabilito. A volte possono bastare 7-8 giorni, ma in altri casi possono trascorrere anche alcune settimane. Tutto dipende dall’esito dell’incontro con il cane, dalle informazioni raccolte attraverso l’apposito Questionario di pre-affido e dai risultati della visita di pre-affido, che viene effettuata dai responsabili di APACA presso la residenza dell’aspirante affidatario.

Quanto costa adottare un cane?
Non c’è alcun costo da sostenere. Tuttavia, chi adotta sa che per l’intera durata della permanenza del cane in rifugio – e, a volte, si tratta di anni – i costi sono stati sostenuti solo da APACA: per questa ragione, una donazione di anche pochi euro è sicuramente gradita.

Dopo l’adozione a chi appartiene il cane?
All’Anagrafe canina il cane verrà ovviamente intestato all’adottante, che ne avrà quindi la piena responsabilità. Nell’esclusivo interesse dei cani, APACA preferisce, però, parlare di “affido” più che di adozione: se l’affidatario rispetterà tutte le regole che ha accettato di seguire al momento in cui il cane gli viene affidato, è chiaro che la provvisorietà dell’affido sarà lunga quanto la vita dell’animale. Se, invece, il benessere dell’animale verrà in qualsiasi modo pregiudicato, il cane dovrà ritornare nella disponibilità dell’associazione.

Nel caso insorgessero problemi, posso riportare il cane al rifugio o regalarlo a qualcuno?
Riportare un cane in canile significa farlo soffrire ancora più della prima volta che è stato abbandonato. Per regalarlo a qualcuno è necessario interpellare APACA, che farà le stesse verifiche fatte per l’adozione e nel caso la nuova sistemazione non sia idonea, il cane potrà essere accolto nuovamente in rifugio.

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ADOZIONI A DISTANZA

Tutti i cani sono adottabili a distanza?
Si. Tuttavia, ci sono cani che, per ragioni d’età o sanitarie o comportamentali, sono destinati a rimanere per un tempo maggiore in rifugio: ad essi viene data la precedenza nelle adozioni a distanza e nella loro scheda viene riportata l’annotazione “adottabile solo a distanza”.
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Quanto bisogna versare per una adozione a distanza?
Non è stabilita alcuna cifra minima e la decisione su quanto versare è lasciata al donante. Tuttavia, è facile immaginare che una somma mensile inferiore a 25,00 euro non sia sufficiente neppure a coprire le spese per il cibo di un cane di piccola taglia.

Qual’è la durata minima di una adozione a distanza?
Per assicurare sostegno continuativo al cane prescelto, la durata ottimale è di un anno. Ovviamente anche qualche mese può essere di grande aiuto, mentre per versamenti che durano solo alcune settimane è preferibile utilizzare la formula della donazione “una tantum” all’associazione.

Se mi impegno per un certo periodo, posso smettere di versare anche prima della fine?
Certamente si.

Se volessi adottare un cane che ho adottato a distanza, ho la precedenza rispetto ad altri?
L’adozione a distanza non fa acquisire alcun particolare diritto o privilegio sul cane e APACA non è tenuta a preavvertire chi ha adottato a distanza di un eventuale affido: quando il cane lascerà il rifugio, a chi lo ha adottato a distanza verrà comunicato il nominativo di un nuovo cane, che l’interessato ha la possibilità di sostituire con uno di propria scelta. Particolari esigenze, comunque, possono essere comunicate ad APACA sia al momento dell’attivazione dell’adozione a distanza, sia nel corso della stessa.

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AIUTI ALIMENTARI E NON

Posso portare in rifugio alimenti per cani?
Si. E’di grande aiuto ricevere donazioni alimentari, semprechè si tratti di confezioni di mangime secco o umido di buona qualità, non scadute ed integre. Invece, non possono essere utili ai cani del rifugio: il pane secco, il riso soffiato, la carne e le ossa. E’ opportuno non abbandonare il cibo al cancello, ma consegnarlo a uno dei volontari presenti in rifugio ogni mattina, festività comprese. Per esigenze particolari è possibile, comunque, contattare i responsabili del rifugio prima della consegna, anche lasciando un messaggio in segreteria telefonica per essere ricontattati.

Posso portare in rifugio medicinali?
Si, purchè in confezioni non scadute ed integre e a condizione che non si tratti di medicinali veterinari per i quali la ricetta è obbligatoria. E’ opportuno non abbandonare i farmaci al cancello, ma consegnarli a uno dei volontari presenti in rifugio ogni mattina, festività comprese. Per esigenze particolari è possibile, comunque, contattare i responsabili del rifugio prima della consegna, anche lasciando un messaggio in segreteria telefonica per essere ricontattati.

Posso portare in rifugio coperte e cucce?
Il rifugio accetta volentieri coperte, lenzuola e asciugamani, purchè in buono stato e possibilmente senza frange. Invece, non possono essere utili ai cani le trapunte, i cuscini e i materassi. Il rifugio non usa le cucce tradizionali e quindi non ritira quelle usate. E’ opportuno non abbandonare i materiali al cancello, ma consegnarli a uno dei volontari presenti in rifugio ogni mattina, festività comprese. Per esigenze particolari è possibile, comunque, contattare i responsabili del rifugio prima della consegna, anche lasciando un messaggio in segreteria telefonica per essere ricontattati.

Cos’altro può essere utile al rifugio?
Sono graditi i prodotti per la pulizia del manto canino, salviette e guanti usa-e-getta; penne, risme di carta, cartucce e toner per stampanti, raccoglitori e qualsiasi altro prodotto utile per l’amministrazione; buoni per lavaggi e toelettature presso negozi non troppo lontani dal rifugio.

E’ opportuno non abbandonare i materiali al cancello, ma consegnarli a uno dei volontari presenti in rifugio ogni mattina, festività comprese. Per esigenze particolari è possibile, comunque, contattare i responsabili del rifugio prima della consegna, anche lasciando un messaggio in segreteria telefonica per essere ricontattati.

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CANALI DI COMUNICAZIONE

C’è la possibilità di essere informati sull’arrivo di un nuovo cane?
Basta consultare la pagina dei cani adottabili che si trova su questo sito web.

E’ possibile ricevere informazioni sulle attività che Apaca svolge nel corso dell’anno?
Per garantirsi un’informazione pressochè quotidiana sulle attività svolte dall’Associazione è sufficiente fare riferimento al nostro sito web, ai profili facebook,instagram e youtube. E’anche possibile essere raggiunti mensilmente dalla nostra Newsletter. L’assemblea annuale dei soci, poi, è l’occasione migliore per conoscere le persone che gestiscono il rifugio e ricevere tutte le notizie e le informazioni di un intero anno di attività.
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Se ho bisogno di un consiglio sul mio cane, posso chiamare Apaca?
Certamente si. I responsabili e i volontari di Apaca sono disponibili ad aiutare chiunque si trovi ad affrontare un problema con un cane. Sul nostro sito web si trovano, comunque, molte informazioni che possono essere utili sia per affrontare la vita insieme al nostro nuovo cmpagno di vita, sia per sapere quale dovrebbe essere il nostro comportamento in situazioni o eventi che coinvolgono il nostro cane.

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DIVENTARE SOCI

Chi può essere socio di Apaca?
Possono essere soci di Apaca le persone fisiche che ne condividono le finalità e, mosse da spirito di solidarietà, si impegnano concretamente per realizzarle. L’ammissione all’associazione è deliberata dal consiglio direttivo su domanda dell’interessato. Per richiedere l’iscrizione è possibile scaricare la Domanda di ammissione a socio e spedirla o consegnarla ad APACA insieme a copia di un documento di identità del sottoscrittore oppure utilizzare la procedura online disponibile all’interno della pagina dedicata all’adesione ad Apaca.

L’ammissione a socio ha una durata?
Una volta deliberata, l’ammissione a socio è a tempo indeterminato, ma il socio può esercitare in qualsiasi momento il diritto di recesso. Il mancato pagamento della quota associativa annuale è causa di decadenza dalla qualità di socio.

Quando va versata la quota associativa annuale?
La quota associativa va versata al momento in cui si chiede l’ammissione a socio dell’Associazione o, nel caso di rinnovo dell’adesione, entro il 31 marzo.

La quota associativa può essere rateizzata?
No, perchè facendo acquisire dei diritti sociali deve essere versata in un’unica soluzione.

Un minorenne può essere socio di Apaca?
Si, ma è necessario il consenso del/i genitore/i. Il socio minorenne ha diritto di intervenire in assemblea e di votare (tale diritto deve ritenersi attribuito ex lege ai soggetti investiti della potestà genitoriale), ma non può essere eletto alle cariche associative (poichè comportano specifiche responsabilità che il minore non è pienamente e legalmente titolato ad assumere). Per richiedere l’iscrizione è possibile scaricare la Domanda di ammissione a socio di persona minorenne spedirla o consegnarla ad APACA insieme a copia dei documenti di identità del sottoscrittore e del minore oppure utilizzare la procedura online disponibile all’interno della pagina dedicata all’adesione ad Apaca

Se sono socio, un eventuale creditore di Apaca può arrivare a soddisfarsi anche sul mio patrimonio?
Assolutamente no. APACA è un’associazione dotata di personalità giuridica di diritto privato. Ciò le conferisce un’autonomia patrimoniale perfetta, cosicchè il patrimonio dell’associazione, dal punto di vista giuridico-patrimoniale, è autonomo e distinto da quello degli associati e degli amministratori.

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DONAZIONI

Come posso fare una donazione ad Apaca?
E’ possibile donare:
– a mezzo bonifico su c/c bancario IBAN IT26D0890411900011000005409 – causale DONAZIONE
– attraverso PayPal/carta di credito
– tramite bollettino di c/c postale sul n.10860328 intestato a Associazione Apaca OdV – causale DONAZIONE
– recandosi presso la sede di Belluno, via Caduti 14 settembre 1944, aperta al pubblico tutti i giorni (compresi i festivi) dalle 9.30 alle 11.30.

Per maggiori informazioni (o per comunicazioni inerenti la donazione effettuata) basta consultare la pagina dedicata oppure inviare una e-mail a rifugioapaca@gmail.com oppure chiamare lo +39 0437 932451

E’ necessario donare un importo minimo?
Assolutamente no.

Una volta che ho fatto una donazione sono obbligato a ripeterla ogni anno?
No. Il Donatore è libero di versare non solo quanto ma anche quando vuole.

Le donazioni sono fiscalmente deducibili?
Dal 1° gennaio 2018, le erogazioni liberali a favore di organizzazioni di volontariato come APACA effettuate da privati possono essere detratte dall’imposta lorda sul reddito (irpef) per un importo pari al 35% dell’erogazione liberale in denaro o in natura nel limite annuo di 30.000,00 euro oppure, in alternativa, dedotte dal reddito complessivo netto nel limite del 10% del reddito complessivo dichiarato. Per usufruire dei benefici fiscali va conservata la relativa attestazione di donazione, ossia:
– in caso di bonifico bancario, le note contabili o l’estratto conto della banca
– nel caso di donazione a mezzo carta di credito, l’estratto conto della carta di credito
– nel caso di donazione con bollettino postale, la ricevuta di versamento. E’ anche possibile richiedere informazioni inviando una e-mail a rifugioapaca@gmail.com oppure chiamando lo +39 0437 932451

E’ possibile fare una donazione ad Apaca senza che per me sia una spesa?
C’è un modo: donare ad Apaca il proprio 5×1000. Destinare il 5×1000 dell’IRPEF a sostegno di organizzazioni senza scopo di lucro come Apaca è un gesto totalmente gratuito: non solo non è una spesa per te, ma non interferisce neppure con la tua scelta di destinazione dell’8×1000, dato che si tratta di due scelte indipendenti tra loro.
Trovi tutte le informazioni nella pagina del sito dedicata al 5×1000.

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Che senso ha un testamento a favore di animali o di associazioni che si occupano di loro?
Serve sia a trovare qualcuno che si prende cura del nostro cane dopo la nostra morte, sia ad aiutare i cani che non conosciamo ma che hanno bisogno di aiuto e di cui si occupano associazioni senza scopo di lucro come APACA. E’ quindi un gesto di generosità e di responsabilità verso esseri che amiamo e di rispetto dei valori in cui abbiamo creduto nella nostra vita.
Per maggiori informazioni è possibile consultare la “Guida al lascito solidale” o inviare una e-mail a rifugioapaca@gmail.com oppure chiamare il +39 352 49051 e parlare, in via riservata, con il presidente dell’associazione.

E’ possibile lasciare i beni al proprio cane?
E’ possibile, ma non direttamente al cane, perchè gli animali sono considerati dei beni materiali e, in quanto tali, privi di capacità giuridica e perciò incapaci di beneficiare di eredità o legati. Per pensare al proprio cane dopo la nostra morte bisogna, quindi, nominare erede o legatario una persona fisica o giuridica (ad esempio, un’associazione animalista come APACA OdV) che amministri il legato o una quota o anche l’intera eredità al solo scopo di prendersi cura del cane che ci è sopravvissuto e magari anche di altri cani bisognosi, come quelli ospitati nel canile di APACA.
Per maggiori informazioni è possibile consultare la “Guida al lascito solidale” o inviare una e-mail a rifugioapaca@gmail.com oppure chiamare il 3517437176 e parlare, in via riservata, con un incaricato dell’associazione

E’ possibile nominare il cane erede universale?
Se non ci sono eredi necessari, la quota disponibile per il nostro cane o per altri animali bisognosi è del 100%: se, invece, c’è solo il coniuge o solo un figlio ma non più il coniuge, la quota disponibile scende al 50%; se ci sono sia il coniuge, che un figlio la quota scende a un terzo, che si riduce a un quarto se, insieme al coniuge, ci sono più figli o anche soltanto degli ascendenti. Se, invece, ci sono solo ascendenti, la quota disponibile sale nuovamente a due terzi.
Per maggiori informazioni è possibile consultare la “Guida al lascito solidale” o inviare una e-mail a rifugioapaca@gmail.com oppure chiamare il 35249051 e parlare, in via riservata, con il presidente dell’associazione

Bisogna rivolgersi necessariamente a un notaio?
No. La legge, oltre al c.d. testamento per atto di notaio, riconosce anche il testamento olografo, cioè scritto di nostra mano, datato e sottoscritto e fatto custodire al legale di fiducia o ad un notaio.
Per maggiori informazioni è possibile consultare la “Guida al lascito solidale” o inviare una e-mail a rifugioapaca@gmail.com oppure chiamare il 35249051 e parlare, in via riservata, con il presidente dell’associazione

Come fare per essere davvero sicuri che il cane verrà accudito dopo la nostra morte?
Per avere la certezza che le ultime volontà vengano realmente rispettate, sarebbe opportuno nominare un esecutore testamentario, cioè una persona fisica o giuridica (ad esempio, un’associazione animalista come APACA OdV) che avrà il compito di verificare che le somme indicate nel testamento siano effettivamente usate per il benessere del cane. Un altro espediente è usare la formula del lascito alternativo, indicando cioè una seconda persona fisica o giuridica (ad esempio, un’associazione animalista come APACA OdV) che diventerà legatario se la prima non vorrà o potrà prendersi cura del cane.
Per maggiori informazioni è possibile consultare la “Guida al lascito solidale” o inviare una e-mail a rifugioapaca@gmail.com oppure chiamare il 35249051 e parlare, in via riservata, con il presidente dell’associazione

Oltre al lascito testamentario, ci sono altre forme di sostegno per aiutare Apaca?
Certamente. Ci sono, ad esempio, le polizze vita e le donazioni in memoria. Un lavoratore dipendente, poi, in assenza di coniuge, figli, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo, può disporre per testamento della propria indennità di preavviso e di fine rapporto (TFR) a favore di enti come Associazione Apaca OdV.
Per maggiori informazioni è possibile consultare la “Guida al lascito solidale” o inviare una e-mail a rifugioapaca@gmail.com oppure chiamare il 35249051 e parlare, in via riservata, con il presidente dell’associazione

Che cosa posso fare davanti al maltrattamento di un animale?
Devo rivolgermi alla Polizia di Stato o ai Carabinieri o alla Guardia di Finanza o alla Polizia Municipale o Locale. Non serve necessariamente avere le prove evidenti del fatto, perchè il maltrattamento di animali è un reato perseguibile d’ufficio e l’autorità giudiziaria, una volta che ne è venuta a conoscenza, ha il dovere di procedere autonomamente con le indagini. Informazioni sulle fattispecie penalmente rilevanti alla pagina dedicata del sito.

Cosa possono fare le forze di polizia?
Davanti a ipotesi di reato come quelle delineate dagli art.544 e 727 c.p., tutte le forze di polizia hanno l’obbligo di ricevere le denunce, ma anche di intervenire prontamente per accertare le responsabilità e, ove possibile, per interrompere il reato.

Come presento la denuncia?
La denuncia va preferibilmente depositata presso i comandi o le stazioni delle forze di polizia anzichè inviata a mezzo raccomandata, fax o mail. Può essere prodotta anche direttamente alla procura della Repubblica.

Posso presentare una segnalazione ad Apaca?
APACA non può sostituirsi alle forze di polizia competenti a ricevere le denuncie: è, comunque, disponibile ad affiancare chi denuncia un maltrattamento.

Se segnalo ad Apaca un maltrattamento, nessuno verrà a sapere il mio nome?
Apaca si occuperà di contattare le autorità competenti. Il nominativo della persona che si è rivolta ad Apaca resterà riservato fino al momento in cui l’associazione dovesse essere chiamata ad ottemperare alla richiesta di trasferimento della segnalazione – e dei documenti ed atti ad essa allegati o comunque collegati – che provenga dall’Autorità giudiziaria o da una Amministrazione pubblica o da uno degli enti di cui alla legge n.241/90 che abbia concesso l’accesso agli atti a seguito di istanza del soggetto interessato dalla segnalazione stessa.

In provincia operano anche guardie zoofile?
In provincia è istituito il Nucleo di Guardie eco-zoofile di OIPA, peraltro non costantemente attivo, al quale è possibile rivolgersi per segnalare ogni situazione inadeguata riguardante, in particolare, gli animali d’affezione.

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Come si diventa volontari?
E’ necessaria un’apposita richiesta, che può essere presentata in qualsiasi periodo dell’anno ma verrà presa in carico ed esaminata dall’Associazione solo nei due momenti in cui si procede all’inserimento di nuovi volontari, ossia nel mese di marzo e nel mese di settembre di ciascun anno. Dopo un incontro conoscitivo/informativo durante il quale vengono illustrate le attività da svolgere e viene concordata la frequenza con la quale verrà svolta l’attività di volontariato, al neo volontario è chiesto di partecipare a un corso di formazione (gratuito), che è propedeutico all’inizio del volontariato operativo. Per un primo periodo il neo volontario è affiancato da un tutor e non può operare da solo: al termine del periodo di affiancamento, dovrà essere considerato idoneo al contatto con i cani nel merito delle procedure operative.

Che cosa fanno i volontari del rifugio?
I volontari si occupano della pulizia dei box e delle cucce, della somministrazione dell’acqua e del cibo e intervengono a supporto nelle attività di manutenzione ordinaria della struttura (giardinaggio, piccole riparazioni, pulizia dei locali e degli spazi all’aperto). Sorvegliano la sgambatura quotidiana dei cani e li possono portare in passeggiata nelle vicinanze del rifugio, spazzolare e, insieme ai responsabili, possono eseguire operazioni igienico-sanitarie e svolgere attività di attivazione mentale. All’inizio, si verrà affiancati da un volontario più esperto, che sarà la figura di riferimento per tutte le attività sul campo e fornirà anche le informazioni utili all’approccio con i diversi cani.
Chi lo desidera, può partecipare alle attività extra-canile, come ad esempio i mercatini e le attività educative presso le scuole.
Altre informazioni alla pagina dedicata.

Devo venire in rifugio ogni giorno?
No. E’ però richiesta una certa costanza ed essere presenti in rifugio, di regola, almeno 16 ore al mese, al fine di favorire l’instaurarsi di rapporti etologicamente positivi con i cani.

Per diventare volontari del rifugio è necessario essere soci di Apaca?
Si, è necessario anche per poter godere delle coperture assicurative attivate da Apaca a favore dei soci che prestano attività di volontariato.
Leggi come diventare socio di Apaca

Anche un minorenne può diventare volontario del rifugio?
No. Per diventare volontario del rifugio bisogna essere maggiorenni. Il minore – ma comunque di età superiore a 16 anni – può svolgere alcune attività in rifugio purchè accompagnato stabilmente da una persona maggiorenne e previo consenso scritto del/i genitore/i.

Posso venire in rifugio e portare in passeggiata i cani anche se non sono un volontario?
Purtroppo no. Per ragioni legate soprattutto alla copertura assicurativa del binomio che si reca in passeggiata, le uscite sono riservate ai volontari.

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Il 5×1000 è un costo aggiuntivo per il cittadino?
No, non è un costo aggiuntivo.
E’ semplicemente una quota parte dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) che il contribuente versa allo Stato.
Altre informazioni alla pagina dedicata del sito.

Se non si firma in favore di APACA il 5 x 1000 rimane al cittadino?
No. Essendo una quota parte dell’imposta che va versata, se non si sceglie di devolverla ad Apaca rimane allo Stato. Se invece si indica il codice fiscale di APACA 93015100253, il 5×1000 resta sul territorio.

Se si firma a favore di Apaca, l’associazione verrà a conoscere i dati personali del contribuente?
Assolutamente no. In nessun modo Apaca viene in possesso dei nominativi di chi ha donato all’associazione il 5×1000, nè di alcun altro dato personale o patrimoniale del contribuente. Allo stesso modo, il contribuente non potrà chiedere ad Apaca se ha ricevuto il suo 5×1000: infatti, le donazioni raccolte attraverso il 5×1000 sono erogate in forma anonima e in un’unica soluzione dallo Stato che, per motivi di privacy, non comunica i dati delle persone che esprimono la loro preferenza.

Cosa succede se si firma ma non si indica Apaca come beneficiario del 5×1000?
Se nel riquadro per la destinazione del 5×1000 si mette la propria firma ma non si indica il codice fiscale di Apaca 93015100253, la quota del 5×1000 non giungerà all’associazione ma sarà destinata al comparto prescelto in maniera proporzionale in base al numero di preferenze ricevute dagli enti appartenenti alla stessa categoria.

Il 5×1000 è diverso dall’8×1000?
Si. Il 5×1000 non sostituisce, ma piuttosto si aggiunge al meccanismo dell’8×1000. Lo scopo dell’8×1000 è di offrire sostegno alla Chiesa di culto, mentre il 5×1000 sostiene Enti no profit e associazioni come Apaca.

Se non si deve presentare alcuna dichiarazione, è possibile ugualmente donare il 5×1000?
Si. Basta consegnare a un CAF o a una banca o a un ufficio postale o a un commercialista la scheda integrativa per il 5×1000, che va messa in una busta chiusa, su cui va apposta la scritta “scelta per la destinazione del 5×1000 dell’IRPEF”, con indicazione di nome, cognome e codice fiscale del contribuente.
Modello per la scelta della destinazione del 5×1000

Come si fa a destinare il 5×1000 ad Apaca?
Basta cercare sulla scheda integrativa per il 5×1000 la casella “Scelta per la destinazione del 5X1000”, mettere la propria firma nel riquadro ““Sostegno degli enti del Terzo Settore iscritti nel RUNTS…” e inserire il codice fiscale di Apaca: 93015100253

L’ente che riceve i fondi del 5×1000 ha qualche obbligo?
Tutti i soggetti beneficiari del 5×1000, compresa Apaca, sono tenuti a dimostrare, in modo chiaro e dettagliato, l’impiego delle somme percepite, redigendo un apposito rendiconto ed una relazione illustrativa attraverso i quali si dimostra l’utilizzo delle risorse ricevute, gli interventi realizzati e il dettaglio dei costi sostenuti.
Rendiconto e relazione illustrativa devono essere trasmessi al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali entro un anno dalla percezione. Altre informazioni alla pagina dedicata del sito.

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Gli animali hanno propri diritti e dignità come te stesso. È un ammonimento che suona quasi sovversivo. Facciamoci allora sovversivi: contro ignoranza, indifferenza, crudeltà. (Christian Friedrich Hebbel – poeta tedesco)