Guardare avanti con fiducia senza lasciarsi prendere dal pessimismo: Apaca lo ha fatto
Il 2024 è stato un anno di guerre (56 i conflitti in corso), di eventi climatici catastrofici (oltre 100 disastri naturali: uno ogni 3 giorni), di crescenti violenze (nel mondo, ogni 10 minuti una donna è stata uccisa) e anche l’anno in cui, nel mondo, ha votato gran parte degli esseri umani che hanno il privilegio di poterlo fare. La diffusione di regimi autocratici ha interessato parecchi paesi, così come ha destato preoccupazione la minaccia alle libertà e ai diritti umani in alcune grandi nazioni come la Russia, la Cina e gli Stati Uniti. Il sistema democratico ha continuato, comunque, ad essere il preferito dagli elettori, anche se ad affermarsi sono stati spesso i populismi, ossia i movimenti che assumono atteggiamenti demagogici che assecondano le aspettative (di regola, tradizionali) degli elettorati di riferimento, ai quali vengono proposti leaders differentemente carismatici, disponibili ad assecondare anche variegati negazionismi e revisionismi storici. E nell’annuale Rapporto, il Censis, mettendo in luce le lacune culturali degli italiani, ha proprio evidenziato come l’ignoranza – da cui gli italiani sembrano particolarmente afflitti – può essere non solo un grave handicap sociale ma addirittura diventare una vera minaccia per la democrazia, se per i cittadini diventa difficile decodificare le proposte politiche e riconoscere quelle fondate su presupposti falsi o con fini manipolatori.
È inevitabile che, in un clima sociopolitico con queste caratteristiche, le tematiche legate agli animali e ai loro diritti – al pari della green economy e delle politiche di transizione verso modelli sostenibili – abbiano subito un arretramento, regredendo nell’agenda delle priorità dinanzi al riemergere di vecchi e nuovi egoismi economici (dal riaffermarsi del petrolio come fonte energetica di riferimento fino alla riduzione di tutela decisa per il lupo).
La vita di ciascuno ha risentito e risente del clima sociale di insicurezza, dei diffusi timori e della grande e continua ostilità che si manifesta in ogni situazione della vita pubblica e spesso anche privata, rendendo prevalenti il pessimismo e l’ansia. E’ in questo contesto che Apaca ha celebrato i trent’anni di vita, ma le attività che è riuscita a realizzare nel 2024 sono tutt’altro che all’insegna della rassegnazione: le abbiamo raccolte nel capitolo “Da trent’anni con loro” che chiude (momentaneamente, s’intende) la “Piccola storia di Apaca”, disponibile sul nostro sito al download e alla lettura.