Sempre più presenti in Italia
L’agenzia Ansa e la Scuola Italiana Cani Salvataggio (SICS) hanno diffuso la notizia che anche quest’estate le spiagge italiane sono sorvegliate da cani soccorritori, in appoggio al lavoro svolto dai bagnini “umani”. In tutta Italia sono state contate circa 40 postazioni controllate da quasi 400 unità cinofile volontarie che, con l’aiuto dei cani e in collaborazione con le Capitanerie di Porto e la Guardia Costiera, prestano servizio durante i week end, non soltanto al mare ma anche presso i laghi.
Fra le località menzionate nel comunicato c’è anche il lago di Santa Croce, un luogo frequentato da molti turisti e amanti degli sport acquatici, che possono sentirsi ancora più sicuri a entrate in acqua grazie alla presenza dei cani bagnino. Guardaspiaggia speciali che si possono incontrare anche al lago di Caldonazzo, al lago di Garda, al lago di Como, al lago d’Iseo, al lago Maggiore e al lago Ceresio. Le unità cinofile di soccorso sono attive inoltre all’Idroscalo di Milano, a Trieste e a Chioggia, in Liguria a Voltri e Albissola Marina e in Emilia-Romagna a Cesenatico e Rimini. In Toscana e Lazio vi sono numerose postazioni: Forte dei Marmi, Tirrenia, Punta Ala, isola d’Elba, Castiglione della Pescaia, isola del Giglio e lago di Bilancino; Pescia Romana, Moltalto di Castro, Riva dei Tarquini, la spiaggia del Monumento Naturale Palude di Torre Flavia, Fregene e Sperlonga. I cani bagnino si trovano anche in Abruzzo a Pescara e Francavilla al Mare, in Molise a Termoli, in Puglia a San Manaio e sulle spiagge di Vieste e Margherita di Savoia, in Calabria su quelle di Soverato, Botricello e Cropani Marina e infine in Sicilia a Palermo, Giardini Naxos e Catania.
Come si può vedere, quasi tutte le regioni e diverse delle loro località turistiche sono tutelate dall’azione essenziale di questi cani addestrati al salvataggio in acqua, che offrono una zampa preziosa soprattutto, come afferma Roberto Gasbarri – responsabile SICS dell’Area Centro Meridionale – sui tratti di spiaggia libera. Le richieste di supporto “canino”, aggiunge Gasbarri, giungono da tutta Italia e sono superiori alla disponibilità di risorse, un segnale che è anche positivo poiché dimostra quanto sia ormai amata e sentita come indispensabile la protezione dei cani bagnino durante le nostre vacanze.