La predazione che ha forse deciso la sorte del Lupo in Europa
Il declassamento del grado di protezione del Lupo (da “rigorosamente protetto” a “protetto”) recentemente approvato dai ministri dell’UE sarà esaminato a dicembre dal Comitato permanente della Convenzione di Berna: solo in quel momento si saprà se nell’UE questo grande carnivoro tornerà ad essere cacciabile.
Eppure – ricorda WWF Europa – “la proposta della Commissione di declassare lo status di protezione del lupo va contro il parere degli abitanti dell’UE delle zone rurali, che hanno evidenziato il loro ampio sostegno alla protezione dei lupi e ai grandi carnivori: in una recente indagine tra 10.000 europei in 10 Stati membri, il 68% ha dichiarato che i lupi dovrebbero essere rigorosamente protetti e il 72% ha convenuto di coesistere…tant’è che il 71% degli intervistati ha espresso il proprio sostegno al mantenimento dello stato di protezione dei lupi, rispetto al 29% che si è detto a favore della riduzione dello stato di protezione”.
La vera svolta in direzione della riduzione del grado di protezione del Lupo è arrivata quando la presidente Ursula von der Leyen ha affermato che la concentrazione di branchi di lupi è diventata un pericolo per il bestiame e potenzialmente per gli esseri umani: un’affermazione che – rammenta sempre WWF Europa – non è basata sulla scienza. Ma perché una delle persone con più potere nell’UE dovrebbe usare motivazioni antiscientifiche e ai cittadini europei informazioni false?
In un report del 27 gennaio de “The Guardian” si legge: “Era una notte mite e senza vento, qualche tempo prima dell’alba del 1o settembre 2022, quando un grande lupo grigio trotterellava fuori dai boschi accanto a Beinhorn, un borgo di vecchi fienili e graziose case di legno nello stato tedesco della Bassa Sassonia. Il naso acuto del lupo maschio quasi certamente ha profumato che Dolly, un bel pony di castagno con una macchia bianca sul viso, era vulnerabile. Il pony di 30 anni, tenuto in un paddock vicino alle stalle e a una fattoria, non era protetto da recinzioni elettriche ad alta tensione progettate per scoraggiare i lupi. E’ stata una uccisione facile. Al mattino, il corpo di Dolly è stato trovato nell’erba lunga; i suoi proprietari hanno parlato della loro “orribile angoscia”. Purtroppo per il lupo, e forse per l’intera popolazione di lupi dell’Europa occidentale, Dolly era un amato animale domestico appartenente al presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, una delle persone più potenti dell’UE”.