Non è così raro che, passeggiando o correndo libero per i prati e i boschi, il cane sia morso da una vipera.
Sono tre le vipere presenti nel nostro territorio: la Vipera aspis (o vipera comune), che peraltro è diffusa in tutta Italia, la Vipera ammodytes (vipera dal corno), che vive solo in Alto-Adige, nella fascia montana e pedemontana veneta e in Carnia e la Vipera berus (marasso), che si trova nei luoghi paludosi del Centro-nord e nelle are alpine. A queste si è aggiunta qualche mese fa la vipera dei Walser (Vipera walser), scoperta nelle valli del biellese -nel Piemonte orientale- e di cui è stata già chiesta l’inclusione tra le specie a rischio estinzione.
Il Gruppo Natura Bellunese fornisce alcune informazioni utili, tra l’altro, ad evitare di incontrarle nelle nostre passeggiate: tutt’e tre sono attive prevalentemente durante le prime ore del mattino e nel tardo pomeriggio, ma mentre il marasso lo si trova soprattutto su pendii esposti al sole anche con temperature dell’aria relativamente basse, la vipera del corno è rinvenibile quasi esclusivamente in macereti e aree rocciose, su pendii esposti al sole. Difficile, invece, trovare le vipere in zone troppo aride, dato che prediligono la vicinanza a ruscelli e pozze d’acqua. Tutt’e tre sono piuttosto lente nei movimenti, ma veloci nel mordere: la più pericolosa è la vipera dal corno, anche se è poco aggressiva.
Per l’uomo il morso è certamente pericoloso, ma forse meno di quanto si pensi: molto dipende dall’età della persona, dal peso corporeo, dalle condizioni generali di salute e dalla quantità di veleno iniettato. Per il cane, invece, quasi sempre sono guai seri, tanto che l’evento è di quelli che vanno affrontati tempestivamente e con molta calma, sapendo, tra l’altro, che alcune manovre vanno assolutamente evitate.
Una scheda specifica tra le nostre Guide pratiche fornisce alcune informazioni al riguardo.