Adottati Suri, Kato, Kiki e Juli: altri quattro cani in famiglia per Natale

Adottati Suri, Kato, Kiki e Juli: altri quattro cani in famiglia per Natale

Dopo Falco, Taiger e Gordon ora è la volta di altri quattro amici ad andarsene dal rifugio. Avevamo raccontato qualche settimana fa delle difficoltà che Kiki, Suri e Kato stavano tentando di vincere e ora sembra proprio che gli ostacoli siano superati per tutti e tre i cani.

kikiKato e Suri facevano parte del gruppo di cani di piccola taglia che sono arrivati in canile dal Comelico il 1° novembre scorso, a seguito di un’operazione sanitaria che ha messo fine ad una situazione di grave disagio sia per gli animali, sia per la persona coinvolta. Suri – che ha compiuto 5 anni – vivrà in casa di una giovane donna di Belluno, che già possiede una gatta, con cui, fin dai primi giorni dell’adozione, Suri sembra aver instaurato un sereno rapporto. Kato – che ha un anno meno di Suri – è, invece, il nuovo membro di una famiglia di Santa Giustina, con due bambini e un altro cane di undici anni.

Del gruppo di cani proveniente dal Comelico faceva parte anche Juli, una femmina di 3 anni ovviamente di piccola taglia: Juli è stata adottata sabato scorso da una famiglia di Belluno, che la terrà esclusivamente in casa ma garantendole passeggiate regolari.

Dopo una lunga fase di conoscenza e frequentazione in rifugio, Kiki – meticcia di un anno, in rifugio dal 10 settembre scorso proveniente dal canile sanitario- vive adesso a Ponte nelle Alpi, presso una famiglia che ha già avuto cani e che la terrà soprattutto in casa, pur disponendo di un giardino adeguatamente recintato. Tutto sembra perfetto e l’ambiente familiare sarà finalmente per Kiki  un punto di riferimento che certamente contribuirà ad equilibrare il suo carattere.

In tutt’e quattro i casi si tratta di cani di piccola taglia, circostanza che alza di molto l’indice di adottabilità, che tuttavia si abbassa rapidamente quando il cane presenta delle difficoltà comportamentali: la regola che APACA segue è che queste difficoltà vanno superate, insieme all’adottante, prima dell’affido e non dopo. Quando -come nei casi di queste adozioni- si trova negli aspiranti adottanti la massima disponibilità e dedizione, una migliore conoscenza reciproca non può che rendere molto più facile l’inizio di una vita insieme al cane.