Aveva 9 anni ed era arrivata in rifugio il 25 febbraio di due anni fa da un paese dell’agordino. E’ morta ieri mattina, dopo molte settimane di cure.
Gli ultimi due mesi Perla li ha trascorsi nei box riscaldati dell’infermeria, ma i segnali di miglioramento non sono mai arrivati, segno che dietro la linfocitosi che si era manifestata c’era una grave patologia da cui non era possibile guarire.
Gli esami che saranno effettuati dal Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione dell’Università degli Studi di Padova – a cui vengono donate le spoglie dei cani del rifugio – chiariranno la causa ultima del decesso, che è avvenuto alle prime ore del mattino, forse cogliendo Perla nel sonno, dato che il corpo era nella cuccia, serenamente reclinato su un fianco.
Per tutto il tempo in cui è stata in rifugio, Perla ha avuto bisogno di analisi e cure: soffriva, tra l’altro, di otite cronica bilaterale e bilaterali erano anche le cataratte e anche fegato e reni non erano proprio sanissimi. Per molto tempo è stata la compagna di box di Briscola.
Mancherà a tutti questa meticcia dal fluente mantello nero macchiato di focature crema, che, nonostante i tanti acciacchi che ostacolavano una normale vita di relazione, zampettava senza mai una concessione alla tristezza , prontissima a sistemarsi davanti al primo volontario che estraesse dalla tasca anche una sola minuscola crocchetta…