In Apaca se ne parlava da anni: realizzare delle “zone notte” che durante l’inverno proteggessero al meglio i cani ospitati era una esigenza sentita. Infatti, il rifugio come lo si vede oggi è il frutto di una di una serie di interventi edilizi che si sono succeduti nell’arco di vent’anni e che, per rispetto alle norme edificatorie, non ha mai potuto prendere in considerazione la creazione di recinti con annessi locali in muratura da adibire a ricovero notturno degli animali. Quindi, le “zone notte” a cui era possibile pensare non potevano che essere strutture mobili dal costo troppo elevato.
Poi è arrivato il Tavolo di coordinamento delle associazioni animaliste -lo stesso che ha prodotto il nuovo Regolamento sul benessere animale che il capoluogo ha adottato lo scorso 1° marzo- e con LAV sono iniziate delle collaborazioni su interventi che gli attivisti bellunesi della Lega Antivivisezione avevano realizzato a tutela di cani maltrattati. Proprio nell’ambito di questa collaborazione è nata la proposta di Kelly Callegher, responsabile della Sezione bellunese di LAV di destinare al rifugio una parte del lascito ereditario di cui LAV era stata beneficiaria.
L’attenzione di entrambe le Associazioni è caduta immediatamente sui cani anziani, che in Apaca rappresentano mediamente il 65% degli ospiti e ai quali LAV Nazionale, insieme ai sindacati dei pensionati di CGIL, CISL e UIL, ha dedicato una campagna di promozione delle adozioni. E’ nato così il “Progetto Sogni d’oro”, approvato il 18 marzo dagli organi direttivi della LAV Nazionale e martedi scorso dal consiglio di APACA.
Tra qualche giorno, Lega Antivivisezione e APACA firmeranno la convenzione che regolerà l’investimento dei 25.000,00 euro a disposizione per realizzare 34 cucce speciali (per un totale di 42 posti), costruite con pannelli coibentati assemblati su una struttura in acciaio Magnelis, in grado di resistere a lungo alla corrosione. Le cucce garantiscono un buon isolamento dal freddo, sono facilmente accessibili per la pulizia, dispongono di uno spazio attrezzato per ospitare il “corredo” di ciascun cane (pettorina, guinzaglio, ciotole, cappottini e coperte) e, all’occorrenza, possono essere dotate di lampade riscaldanti. Sostituiranno le attuali cucce in legno, materiale non particolarmente indicato nei canili.
Con la somma devoluta da LAV verrà realizzata la maggior parte delle “zone notte” necessarie: ne rimarrà, comunque, un’altra decina da realizzare per garantire a tutti gli ospiti un riparo confortevole e caldo nei periodi più freddi dell’anno ed è per questo che, in autunno, le due associazioni proporranno alcune iniziative finalizzate proprio alla raccolta dei fondi necessari a completare il progetto.