Trasferito dal canile sanitario, Koko ci ha messo del tempo ad aprire i canali della fiducia, ma alla fine ce l’ha fatta e da cane ritroso, timido e che rifiutava collare e contatto è diventato progressivamente un esemplare molto docile ed affettuoso, che non manifesta particolari problemi con i propri simili e che ricerca il contatto con le persone che conosce.
Proveniva da cinque anni di detenzione tanto pessima da rasentare il maltrattamento e da due era in attesa di un adottante che ne comprendesse appieno il temperamento ed apprezzasse il suo carattere riflessivo e poco incline agli entusiasmi. Del resto, Koko è un cane da pastore – esteticamente ricorda il ceppo del Lagorai – e richiedeva che la famiglia che lo avesse adottato fosse in grado di stimolare soprattutto le motivazioni alla collaborazione che Koko possiede in abbondanza.
La famiglia è arrivata a fine estate e Koko ha individuato subito in Costantino la persona su cui fare riferimento: si sono frequentati per alcune settimane, durante le quali hanno anche fatto qualche passeggiata nei dintorni del rifugio ma soprattutto si sono accarezzati a vicenda. Koko ha anche conosciuto il resto della famiglia: tutte persone adulte che conversano con calma e a voce bassa e si muovono senza gesticolare troppo, aspetti che il cane ha subito apprezzato.
Koko ha lasciato il rifugio alla fine di ottobre: non ha mai sporcato in casa – mentre in rifugio, ufficio compreso, la marcatura a danno di qualsiasi oggetto era il modo abituale di affermare la sua presenza – e gli sono immediatamente piaciute le uscite in montagna. Continua a preferire Costantino su tutti, ma pian piano ha allargato la cerchia delle persone di fiducia comprendendovi gli altri familiari, godendosi ritmi e dimensione di vita che lo appagano.
Per noi di Apaca l’adozione giusta per un cane che più di ogni altra cosa apprezzava la dolcezza del vivere senza rumorosi protagonismi.