E anche Bob ha lasciato il rifugio

E anche Bob ha lasciato il rifugio

Otto anni trascorsi con una persona che, ancora giovane, muore all’improvviso: nessun parente che possa occuparsi di lui e quindi l’affidamento, prima, a una pensione per cani e, poi, al rifugio di Apaca.

Per tutto il tempo trascorso in rifugio, Bob non ha mai smesso di guardare il cancello da cui era entrato…

Nei quattro mesi che ha trascorso da solo, senza il suo compagno di sempre, Bob raramente si è lasciato andare alle carezze e poche volte ha accettato il gioco: la sua era sostanzialmente una vita sospesa, proprio come quella di tutti noi nel lockdown della pandemia.

Niente sembrava migliorare questa sua condizione: nè la cura di un’infiammazione alle gengive di cui il cane doveva aver sofferto da parecchio tempo, nè le attenzioni giornaliere dei volontari che lo conducevano in passeggiata e nelle aree di gioco. Bob aveva un solo desiderio: ritrovare la vita in una casa.

E il 12 febbraio il sogno di Bob si è avverato: Lara lo ha accolto nella sua famiglia, dove il cane è entrato con la disinvoltura di chi non ha dimenticato le regole della convivenza con gli umani: e anche questo, insieme all’amore che la famiglia di Lara gli ha subito dimostrato, è sicuramente servito per riprendersi la felicità.