Siamo Tutti Animali Onlus -l’associazione presieduta da Cristiano Fant che collabora con APACA per la gestione dei maltrattamenti- ha organizzato in questo fine settimana due presidi davanti al tendone del circo che è arrivato a Belluno in questi giorni.
Tra i partecipanti anche alcuni soci di Apaca, tra cui la vicepresidente Manuela Viezzer e Kelly Callagher della LAV.
Nei quasi cento circhi italiani ci sono ancora 2.000 animali, che vengono tenuti prigionieri, spesso percossi e sfruttati per uno spettacolo che non ha alcun motivo per essere ancora tollerato.
Non molti sanno che lo Stato sostiene gli spettacoli viaggianti attraverso il FUS e che negli ultimi 5 anni ha distribuito quasi 30 milioni di euro, una parte dei quali è finita perfino a circhi condannati per reati verso gli animali. E’ il caso, ad esempio, del circo Lidia Togni – condannato dal Tribunale di Palermo nel 2008 perchè “deteneva animali in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze”- che ha avuto dalla Stato 135.000 euro; ma 125.000 euro sono andati anche al circo Martini, che nel 2013 è stato sanzionato per violazione delle norme di custodia degli animali esotici; di 170.000 euro è stato, invce, il contributo assegnato al circo Bellucci, condannato nel 2012 dal Tribunale di Bologna per violazione delle Linee Guida CITES. Soldi pubblici sono arrivati anche al circo Città di Roma e al circo Folloni, entrambi condannati in via definitiva per reati legati al maltrattamento di animali, così come al Darix Togni, al circo Caroli, al circo Medrano e all’American Circus, per i quali i procedimenti giudiziari per i medesimi reati sono tuttora in corso.
Nonostante qualche emittente televisiva (Canale 5, ad esempio, ma anche RAI 3) continui a trasmettere spettacoli circensi con animali, una buona parte dell’opinione pubblica ha comunque da tempo abbandonato questi circhi perchè ritiene gli spettacoli altamente diseducativi: ma purtroppo c’è ancora chi è indifferente alle ragioni degli animali e continua a portare i bambini in luoghi in cui si insegna la sopraffazione e la violenza e proprio verso queste famiglie è stata indirizzata l’attività informativa di Siamo Tutti Animali.
Per far incontrare i bambini con gli animali esotici basta, infatti, selezionare qualche bel documentario televisivo oppure portarli al Centro di tutela della fauna esotica e selvatica di Monte Adone, a Sasso Marconi, che spesso ospita proprio gli animali maltrattati nei circhi e negli zoo che il Corpo Forestale dello Stato riesce a sequestrare.
L’utilizzo di animali nei circhi è già vietato in 27 paesi, tra cui molte nazioni europee come Austria, Belgio, Bosnia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Grecia, Polonia, Svezia e, parzialmente, Regno Unito e Croazia. L’Italia è ferma a una vecchia legge del 1968 e per il momento ci sono solo alcuni progetti di legge che non hanno molta speranza di essere discussi e tantomeno approvati. In pratica la stessa sorte che è toccata al progetto di legge n.155 che nel 2007 il Consiglio Regionale del Veneto aveva affidato a una commissione appositamente istituita per predisporre un provvedimento che avrebbe vietato l’impiego degli animali nei circhi e negli spettacoli viaggianti in tutto il territorio della regione: un’incompiuta di cui si dividono il merito destra di governo e sinistra di “opposizione”.
In assenza di una legge nazionale o regionale, la palla passa, quindi, ai Comuni, che possono adottare un’ordinanza che impone ai circhi che vogliono piantare il tendone nel proprio territorio di rispettare il regolamento CITES, che, tra l’altro, vieta di detenere primati, delfini, lupi, orsi, grandi felini, foche, elefanti, rinoceronti, ippopotami, giraffe e rapaci.
Il presidio organizzato da Siamo Tutti Animali onlus è stato, dunque, un modo per ricordare all’opinione pubblica che c’è ancora molto da fare e che la questione dei circhi con animali è tuttora aperta!