Anche Scubi e Moro hanno lasciato il rifugio

Anche Scubi e Moro hanno lasciato il rifugio

Dopo Rocco e Ciwi, anche Moro e Scubi, i due ultimi cuccioli di una cucciolata di nove nata in un’azienda agricola della Valbelluna, sono stati adottati.

Scubi

Entrati tutti in rifugio a metà settembre, uno alla volta hanno trovato famiglia. Dolcissimi, simpaticissimi e molto socievoli sia con le persone che con gli altri cani, Ciwi, Moro e Scubi diventeranno adulti di taglia medio-piccola: nelle famiglie di Moro (in Valbelluna) e di Scubi (in Cadore) ci sono anche bambini, ma tutti opportunamente educati al rapporto con gli animali da compagnia.

Come accade spesso, nel caso dei cuccioli le candidature all’adozione non mancano e anche con Rocco, Ciwi, Moro e Scubi è andata così.

Tutti gli aspiranti adottanti vengono singolarmente invitati in rifugio e dal colloquio con i responsabili dell’associazione emergono le condizioni perchè l’adozione abbia o meno luogo: a chi è negata viene sempre spiegata la motivazione, nella speranza che il desiderio di avere con sè un cane possa farsi sia più consapevole e responsabile.

Moro

Tra i soggetti a cui l’adozione di un cucciolo è più spesso negata ci sono sicuramente le persone molto anziane, a cui Apaca non affida cuccioli che non solo potrebbero restare senza famiglia nel giro di qualche anno, ma che non vivrebbero neppure le giornate dinamiche e interessanti a cui un giovane cane ha diritto. E, purtroppo, è un atteggiamento scorretto che sembra molto ben radicato anche in figli e nipoti che, teoricamente, avrebbero dovuto beneficiare della maggiore informazione che a partire dagli anni Novanta del secolo scorso è stata prodotta sugli animali da compagnia. E, invece, anche questa assurda pretesa di portare un cucciolo a casa della nonna o del vecchio papà dimostra soltanto che l’uomo è di certo la specie che ha maggiore difficoltà evolutive…