Una domenica pomeriggio in compagnia di Martina Lazzarini a imparare come utilizzare il gioco per stimolare la mente dei cani del rifugio, sconfiggendo la noia e lo stress del vivere in box e aumentando il loro indice di adottabilità.
All’incontro hanno partecipato una ventina di volontari, interessati a dedicare in maniera continuativa un po’ del loro tempo ad un cane specifico, di cui si cercherà di migliorare le abilità nel confrontarsi con oggetti e situazioni in grado di accrescere il bagaglio di esperienze dell’animale affinandone la capacità di “ragionamento”. L’impegno mentale del cane viene, infatti, attivato attraverso la stimolo a spostare un oggetto, ad aprirlo, a sollevarlo o farlo rotolare per trovare i “premietti”: in sostanza, al cane viene proposto un problema che deve impegnarsi a risolvere da solo, vincendo paure e diffidenze, sperimentando comportamenti e trovando, infine, la soluzione.
“Tutte queste attività devono essere svolte in autonomia dal cane – dice Martina Lazzarini, istruttrice cinofila che opera anche all’interno del rifugio ed è titolare del Dog Center del Lago di Alpago- e il compito del volontario è di scegliere il gioco o l’esercizio più adatto, variandoli nel tempo ed inventandone di nuovi anche utilizzando oggetti di uso comune, come asciugamani, ceste, contenitori di plastica, palline e molto altro ancora. I cani di Apaca sono già fortunati perchè possono fare movimento e passeggiate: ora, con i giochi di problem solving gli animali vengono anche stimolati mentalmente ed imparano a gestire meglio lo stress.”
E’, quindi, evidente che l’attività di problem solving permette al cane di raggiungere un maggior livello di benessere: il cane, infatti, risolvendo i rompicapo che gli vengono proposti diventa più sicuro di sè, aumenta l’autostima, l’equilibrio comportamentale e lo stato di rilassamento, con miglioramento della propria condizione psico-fisica.
A piccoli gruppi, i volontari di Apaca che hanno dato la loro disponibilità cominceranno già nei prossimi giorni a proporre ad alcuni cani i giochi di attivazione mentale, annotando scrupolosamente i progressi compiuti da ciascun ospite del rifugio. L’obiettivo dell’Associazione, come detto, è di aumentare l’IDA, l’indice di adottabilità dei cani, dal quale dipende gran parte del suo futuro.