Bea ha vagato per mesi per la Valbelluna, monitorata attraverso una chat facebook da un gruppo di persone che ha provveduto anche a sfamarla. Alla fine è stata recuperata nell’area di Feltre e, dopo una breve permanenza in canile-sanitario, è stata trasferita nel rifugio di Apaca dove ha trascorso poco più di un anno, imparando a socializzare e a interagire soprattutto con le persone, dalle quali irrimediabilmente si allontanava.
Meticcia di circa 4 anni, Bea è una segugia bellissima, con un carattere mite e sicuramente un po’ timorosa. Per la sua adozione era necessaria una famiglia molto equilibrata, in cui i toni di voce non fossero mai acuti, i gesti calmi e la pazienza fosse una virtù praticata: un insieme di caratteri che avrebbero consentito di rispettare i tempi del cane, di evitare forzature e di supportare Bea con atteggiamenti sicuri e stabili.
Rara una famiglia così? Forse o forse no! Di fatto, più di un mese fa si è presentata in rifugio Monica, che è subito piaciuta a Bea: hanno iniziato a conoscersi prima dentro il box, poi nelle aree di sgambamento e, infine, in passeggiata. Quando Bea ha cominciato a scodinzolare vedendo arrivare Monica, il percorso si è potuto spostare dal rifugio alla nuova casa. E così da fine novembre Bea vive in un bel appartamento a Vigo di Cadore: non ha mai sporcato dentro casa, si è impossessata del divano (e anche del lettone) nonostante la grande e morbida cuccia a disposizione e riserva tenere attenzioni a Monica, che la ricambia con altrettanta dolcezza. Fanno lunghe passeggiate nei boschi e nei prati vicini e trascorrono insieme anche la maggior parte della giornata.
Bea e Monica: la simbiosi in cui speravamo!