Abbiamo già detto altre volte quanto non sia sempre facile andare in montagna con il proprio cane. Non tanto per le difficoltà dei sentieri, quanto per la scarsa accoglienza delle strutture in quota: nonostante le molte segnalazioni pervenute, il CAI, ad esempio, non ha ancora rimosso il divieto di accesso ai cani nei propri rifugi confermato nel 2014. Ma, a volte, il problema può anche essere come arrivare col proprio cane in luoghi accessibili con camminate di avvicinamento di parecchie ore o addirittura solo con funivie.
Quest’estate Movimënt, l’altopiano nel cuore dell’Alta Badia, ha deciso di essere ancora più ospitale verso i cani e i loro proprietari. A darne notizia è Skicarosello Consorzio Corvara, che ha pensato proprio al viaggio: i cani, infatti, potranno utilizzare gratuitamente gli impianti e su richiesta potranno anche salire a bordo di una cabina riservata a loro e al compagno umano, mentre, arrivati a destinazione, riceveranno uno snack di benvenuto.
A monte del Piz La Ila e del Piz Sorega sono state approntate anche delle zone recintate dove slegare i cani e lasciarli giocare in libertà: si tratta di speciali aree dedicate all’agility dog, con tunnel, cerchio per saltare, pali e birilli per lo slalom. Accanto a queste aree recintate sono state posizionate, poi, due piscinette per rinfrescarli.
In una decina di punti diversi, disseminati lungo tutto Movimënt, sono state posate delle dog toilettes, mentre a monte di ogni impianto e in alcuni rifugi – Rifugio Pralongià (Corvara), Rifugio I Tablà (Corvara – San Cassiano), Rifugio Boconara (Corvara) e Rifugio Bioch (La Villa) – i cani possono usufruire di un dog bar.
Questa volta, a fare la differenza rispetto all’offerta turistica bellunese, non sono le risorse finanziarie, notoriamente molto più copiose in Alto Adige, ma la “capacità di accoglienza” degli imprenditori: bastano, infatti, poche migliaia di euro per realizzare delle aree recintate o comperare delle dog toilettes, ma soprattutto non serve neanche un euro per far usare gratuitamente ai cani gli impianti. Basta semplicemente “pensarci”…ma in quanto a “pensiero” è noto che il turismo bellunese stenta davvero a guardare avanti!