Pier era in canile da qualche settimana quando Carlotta aveva iniziato il percorso di affido: mancavano pochi adempimenti e Pier avrebbe potuto unirsi alla sua nuova famiglia. Ma il lockdown ha congelato tutto e così Pier e Carlotta hanno dovuto aspettare i due mesi della “quarantena” per potersi rivedere e soprattutto per completare l’adozione.
Finalmente il 12 maggio se ne sono andati dal rifugio insieme e Pier è andato a vivere in un piccolo borgo della Valbelluna, nella nuova casa con giardino dove, nel frattempo, Carlotta si era trasferita.
Dopo Rio e Pepper, Pier è stato il terzo membro della cucciolata prelevata da una pessima detenzione in Alpago ad essere adottato. Appena arrivato in rifugio era il cucciolone più diffidente, quello che digrignava i denti e ti si scagliava addosso abbaiando e ringhiando: in breve tempo, compreso che il tempo dei maltrattamenti era finito e che di certi umani ci si poteva fidare, tutta l’aggressività è scomparsa e Pier è diventato il più pacifico e rilassato tra i fratelli e le sorelle di sventura. Una mitezza che gli è stata di aiuto anche quando ha conosciuto l’altra meticcia di Carlotta, con la quale ha subito socializzato.