Complici le giornate di sole, i giorni di libertà, la voglia di muoversi, la passione per lo sport, diverse persone, in estate ma anche nel bel periodo settembrino, prendono la bicicletta per fare delle lunghe pedalate in compagnia del proprio cane: magari, pensando forse alla sicurezza, legandolo al guinzaglio e facendogli tenere il passo senza che possa regolarsi da solo. Una pratica sulla quale vale la pena fare qualche osservazione, visto che la fine del lockdown ha prodotto proprio uno straordinario incremento del numero dei possessori di una bicicletta sovvenzionata con la quale…accompagnare il cane in passeggiata!
È doveroso ribadire, innanzitutto, che andare in bici con cane al guinzaglio non è consentito dalla legge italiana: l’articolo 182 del Nuovo codice della strada, al comma 3, chiarisce in modo esplicito che “ai ciclisti è vietato trainare veicoli, salvo nei casi consentiti dalle presenti norme, condurre animali e farsi trainare da altro veicolo”.
Si tratta, in ogni caso, di una pratica molto rischiosa sia per il conducente che per il cane stesso: tenere un guinzaglio e guidare una bicicletta nello stesso momento non consente di avere il pieno controllo su nessuna delle due azioni, aumentando le probabilità di cadute, di scontri con altre persone, di incidenti nel caso si percorrano tratti di strada dove transitano automobili; il cane non può essere costantemente osservato e corre il pericolo di essere colpito dalle ruote della bici o di essere strattonato se il guinzaglio dovesse aggrovigliarsi nella raggiera.
Ma la minaccia più grave per l’animale è sicuramente il fatto che sia costretto a correre cercando di reggere il ritmo di una bicicletta: per non perdere di vista il suo proprietario, il suo punto di riferimento o semplicemente per obbedire al comando trasmesso dal guinzaglio, il cane non si fermerà mai, nemmeno se si sentirà mortalmente stanco.
Si potrà obiettare che esistono cani più allenati di altri, razze più propense ad affrontare corse prolungate, ma è un’obiezione inutile perchè non è questo il modo lecito per allenarli! Esistono anche esemplari a rischio, per esempio i cani con il muso schiacciato e difficoltà respiratorie, per non parlare di problematiche fisiche che magari i proprietari ignorano.
Trascinare il cane mentre si sta andando in bicicletta impedisce anche a nostro compagno di svolgere le attività tiiche della passeggiata: fermarsi ad annusare, segnare il territorio, guardarsi intorno per esplorare l’ambiente in cui si trova, giocare e rilassarsi. Bisogni che possono essere soddisfatti soltanto uscendo insieme a lui…a piedi: un modo semplice e attento di stare con il proprio cane, un modo che lo renderà felice, nel rispetto, oltre che della legge, del suo essere e della sua natura.