Il 7 maggio ha lasciato il rifugio, ma nel lochdown ha potuto conoscere per bene la sua adottante: infatti, Angela, che ha fatto attività di volontariato per tutto il periodo dell’emergenza, ha iniziato a pensare a Pepper proprio in quelle settimane di intensa frequentazione, ma, come tutti, ha dovuto aspettare la cd. fase 2 per poterselo portare a casa, dato che le restrizioni impedivano il corretto compimento del percorso di affido.
Oltre a Pepper c’erano in quel periodo altre tre adozioni stoppate, ma la decisione di Apaca di trattenere i cani in rifugio è stata coerente con il rigore che veniva richiesto a tutta la comunità: in quel momento di “tempo sospeso” per tutti (uomini, animali, natura) ci siamo, infatti, attenuti alle regole morali, civiche e sanitarie dettate a tutela della salute pubblica.
E’ così che, dopo aver trascorso qualche mese in rifugio – dove è arrivato a metà gennaio, sottratto, insieme agli altri della cucciolata, da una pessima detenzione grazie alla collaborazione con il comune di Alpago – appena è stato possibile Pepper ha potuto entrare a far parte della famiglia di Angela: ha conquistato rapidamente il divano, non ha combinato più di tanti “guai” ed esce spessissimo per lunghe passeggiate tra i boschi. Ma lo si può incontrare anche nel centro storico del capoluogo, dove abita in un confortevole appartamento.