Sul web circolano diverse ipotesi. L’origine più plausibile sembra legata al modo in cui i popoli antichi si relazionavano con il cane, che non era certo un animale da compagnia, né riceveva le attenzioni che oggi in molti gli riserviamo: era, invece, soprattutto il guardiano della proprietà e, per questo, lasciato all’aperto, di solito incatenato, esposto al freddo e alle intemperie. Da qui il detto ‘freddo cane’, utilizzato per dire di temperature anche bassissime che il cane riusciva a sopportare.
Molto accreditata in Rete è anche un’altra accezione del detto, in base alla quale il freddo si attaccherebbe alle ossa e morderebbe, proprio come potrebbe fare un cane che morde.
Un terzo significato si fa risalire all’accezione negativa del cane che è legata all’antico gioco romano dei dadi. Il “colpo del cane” era, infatti, quello più sfortunato, con il punteggio inferiore: da qui la correlazione fra la parola “cane” e la parola “sventura”.
Ma quella che preferiamo è senz’altro l’interpretazione che fa risalire il detto all’antica consuetudine dei popoli eschimesi di usare frasi che facevano riferimento al cane per spiegare il freddo eccessivo che provavano: ‘fa un freddo cane’ o ‘oggi fa freddo per due cani’ significava, infatti, che, per potersi riscaldare, era necessario far entrare in casa uno o due di questi animali. Quindi, l’intensità più o meno elevata del gelo veniva misurata a numero di cani necessario a riscaldare meglio l’ambiente.