La passeggiata fuori dai confini del rifugio è una delle novità principali introdotte dal consiglio direttivo di APACA nella gestione dei cani ospitati.
Oltre alla sgambatura giornaliera nelle apposite aree, da qualche mese viene data l’opportunità ai cani di fare una passeggiata nei dintorni del rifugio. Il più delle volte si tratta di un’uscita collettiva, che permette ai cani anche di interagire tra loro, migliorando così le relazioni tra vicini di box! Non solo, ma un’attività complessa, ricca e stimolante come la passeggiata è certamente uno dei modi migliori per mettere in evidenza le qualità dei cani ed aumentarne, quindi, il grado di adottabilità.
La passeggiata, infatti, è una attività fondamentale per la socializzazione e l’arricchimento ambientale degli ospiti del canile, ma per contribuire davvero a migliorare carattere e comportamenti di ogni singolo cane deve essere fatta in modo consapevole, rispettando le regole della sicurezza -per il cane, per se stessi e per tutti quelli che si incontrano- ma, nello stesso tempo, favorendo l’esplorazione e la scoperta, che sono le vere aspettative del cane che esce dal rifugio.
A tutti i cani – ma a quelli del canile in particolare – va data fiducia, perchè questo migliora sicuramente l’autostima, ma nello stesso tempo è indispensabile intervenire in caso di necessità o per correggere comportamenti inadeguati: valutare la situazione è una delle cose più difficili da imparare per ogni proprietario – che rischia di essere iperprotettivo o, al contrario, imprudente – e per i volontari che fanno uscire i cani in passeggiata lo è ancora di più, perchè i cani cambiano continuamente e la comunicazione con loro va sempre ritarata.
Leggere i segnali che il cane lancia e interpretarli è, perciò, la principale occupazione del volontario anche durante la passeggiata, fermo restando che è più probabile che tornino entrambi contenti in rifugio se il volontario avrà saputo assecondare la voglia di annusare, esplorare, cercare e imparare che il cane manifesta quando esce in passeggiata, ma senza farsi sopraffare dall’animale. E per ottenere questo risultato bisogna cominciare dall’attrezzatura, che deve essere adeguata alla taglia e anche al carattere del cane, sapendo quindi scegliere, ad esempio, tra pettorina e collare (mai comunque “a strozzo”) oppure tra guinzaglio lungo e guinzaglio corto (che non aiuta il cane a non tirare, ma ottiene esattamente l’effetto opposto). E poi bisogna far accettare al cane la museruola, perchè è bene che gli animali del rifugio accettino di buon grado questo strumento che la legge impone se si transita o si permane in luoghi pubblici.
Di questo e di molto altro si è parlato nell’incontro che si è svolto ieri, domenica 8 maggio, presso la sede del rifugio ed al quale ha partecipato un bel gruppo di volontari, davvero motivati e desiderosi di applicare i consigli e le accortezze che la relatrice – l’educatrice cinofila Elena Zanardo – ha illustrato con la consueta professionalità. Per assicurare alla coppia cane-volontario la massima visibilità – non solo per gli automobilisti, ma anche per quanti passeggiano con il proprio cane nelle vicinanze del canile- i volontari sono tenuti ad indossare una pettorina gialla fluorescente, che reca impressa la scritta “APACA in passeggiata”: se li incontrate sappiate, però, che non stanno solo divertendosi insieme, ma stanno “lavorando” affinchè il cane migliori il suo comportamento e abbia, quindi, maggiori possibilità d’essere adottato…