L’alluvione in Emilia-Romagna ci ha impressionato con la drammatica potenza di una calamità e lo sconforto di una bruttissima notizia. Il disastro ha coinvolto circa cento comuni, ha provocato 14 vittime e oltre 36mila sfollati. Le forti piogge cadute tra il 15 e il 17 maggio hanno portato a smottamenti, esondazioni e allagamenti di grave entità.
Senza dimenticarci del dramma che stanno vivendo gli abitanti della regione, vorremmo fornire qui sulle pagine di Apaca dati e qualche informazione utile riguardanti gli animali, colpiti anch’essi dall’alluvione e dai pericoli che ha portato con sé. Molti sono infatti gli animali da compagnia, ma anche da fattoria e selvatici, che hanno sofferto rischi e disagi insieme agli umani, o sono rimasti uccisi da frane e piene. Diverse persone sono riuscite a portare in salvo i loro cani, gatti o altri animali, mentre purtroppo alcune delle vittime dell’alluvione hanno perso la vita proprio nel tentativo di aiutarli.
Anche per gli animali si sono mobilitate le forze dell’ordine, i Vigli del Fuoco, il Soccorso Alpino e le Guardie Zoofile, insieme ai volontari della Protezione Civile, delle associazioni degli agricoltori e ovviamente di quelle animaliste. Grazie all’intervento della Lav è stato possibile mettere al sicuro, tra gli altri, 58 cani ospiti di un rifugio allagato vicino a Imola, mentre la sezione di Cesena sta ospitando i gatti rimasti senza casa e controllando le colonie feline. L’Enpa ha tratto in salvo 89 animali da compagnia da Ravenna a Rimini e ha creato un indirizzo e-mail per raccogliere segnalazioni, proposte di stallo e richieste di aiuto. Stessa cosa vale per la Leidaa, la Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente, anch’essa in prima linea nei luoghi dell’emergenza e disponibile 24 ore su 24 per rispondere direttamente dalla sede nazionale a chi abbia bisogno di una mano (al numero 02-94351244). L’Oipa, l’Organizzazione Internazionale Protezione Animali, oltre a contribuire materialmente ai soccorsi, ha avviato anche una raccolta fondi per supportare le attività di salvataggio, cui si accede dal loro portale web.
Una lunga catena di solidarietà è partita a sostegno della popolazione umana e animale dell’Emilia Romagna, che sta affrontando le conseguenze funeste di quello che è considerato uno degli eventi alluvionali più seri degli ultimi cento anni in Italia.