Nella nostra società le persone colpite da disabilità, problematiche fisiche ma anche psicologiche possono contare da diverso tempo sull’aiuto fornito da cani opportunamente scelti e addestrati. Animali impiegati in diversi contesti e problematiche, in base a bisogni e impedimenti per esempio di tipo visivo, locomotorio, psichico.
Parlando di cani d’assistenza, vengono subito in mente le formidabili guide per non vedenti, insieme ai pazienti e giocosi cani che partecipano alle sedute di pet therapy. Si sente parlare di meno, invece, di una tipologia di aiuto canino ancora forse poco conosciuta in Italia, ma non per questo meno importante: i cosiddetti hearing dogs, i cani che appoggiano le persone ipoacusiche o sorde. Il loro intervento consiste nell’individuare diversi tipi di rumore e segnalarli al proprietario in difficoltà, conducendolo alla sorgente del suono. Si tratta di un sostegno fondamentale per la quotidianità di queste persone, le quali possono acquisire sicurezza e un po’ più di autonomia grazie alla possibilità di sentire attraverso le orecchie e il comportamento della loro guida “acustica”.
I cani per non udenti seguono un addestramento molto specifico che li rende capaci di percepire determinati segnali acustici, voci, rumori, avvisi, richiami, e riconoscere da dove provengono, per poter poi avvertire il proprietario con il tocco del muso o della zampa. Come per tutti i cani d’assistenza, anche gli hearing dogs devono possedere peculiari caratteristiche che li rendono adatti al lavoro, devono essere piuttosto reattivi agli stimoli circostanti in qualsiasi momento, ma anche abbastanza calmi da non farsi distrarre o impaurire dall’ambiente sonoro che li circondano.
Non esiste una razza da privilegiare rispetto ad altre o ai meticci, ma la taglia del cane risulta in questo caso un fattore da tenere presente in quanto la guida deve essere in grado di muoversi agilmente in casa – per avvertire tempestivamente il proprietario – e anche perché, non essendo un cane d’utilità ancora riconosciuto ufficialmente nel nostro paese, talvolta potrebbe accadere che non gli sia permesso entrare in tutti i luoghi pubblici: un cane piccolo è solitamente accolto più volentieri di una taglia grande o gigante. In italia sono pochissime le realtà di occupano di hearing dogs: si tratta di associazioni che preparano e allenano cani a sostegno di diversi tipi di disabilità tra le quali, appunto, anche la sordità. Una valida promozione per l’ennesimo e indispensabile aiuto che un cane può offrire all’essere umano.