I bellissimi abbandonati: lo sguardo profondo dei vecchi cani

I bellissimi abbandonati: lo sguardo profondo dei vecchi cani

A ridosso del Natale, quando sono solo i cuccioli l’oggetto del desiderio, ci fa piacere ricordare la scelta di una coppia di Belluno che, ad agosto di quest’anno, ha deciso di adottare Pluto, un meticcio di 14 anni che ora vive sereno e felice con questa generosa famiglia.

vecchi caniEd è proprio a questi cani e un po’ anche alle persone che sanno accogliere in casa un vecchio animale che APACA ha pensato quando ha dedicato il calendario 2016 ai cani più vecchi del rifugio.

A distanza di qualche settimana da quella decisione, abbiamo ritrovato un ritaglio di giornale con l’elogio che Danilo Mainardi, un paio d’anni fa, ebbe a fare dei vecchi cani, un elogio che ci sentiamo di rivolgere anche ai vecchi ospiti del nostro rifugio, che vivono nella speranza di poter ancora camminare a fianco di un “padrone”.

In una recensione del libro “Vecchi cani” di Giovanna Durì, Editore Nuages – una raccolta di ritratti di vecchi cani che l’autrice ha incontrato per strada, nei parchi e nei canili – pubblicata nel 2013 sul n.47 del magazine del Corriere della Sera, Mainardi scrive: “ Possedere nell’arco di una vita troppi cani può effettivamente significare perdere di loro la meravigliosa e straordinaria fase della vecchiaia. Avere di fianco il proprio cane invecchiato è un’esperienza intensa, una gioia paragonabile a quella di quando l’abbiamo accolto da cucciolo.
I vecchi cani infatti regalano al padrone tutta la saggezza accumulata nella loro vita, tutta la loro collaudatissima esperienza di come si sta al mondo. Hanno uno sguardo profondo d’infinita consapevolezza.
Conoscono ogni tuo gesto, ogni tua parola, anticipano le tue mosse. Sono insieme saggezza, dolcezza, bellezza.
Vecchi padroni accompagnati dai loro vecchi cani procedono vicini, a passo lento; guardandoli si capisce che stanno consumando una lunga convivenza d’amore.”