I cuccioli non sono giocattoli

I cuccioli non sono giocattoli

Le feste sono ormai passate e, anche durante questo strano Natale, non sono mancati brindisi, auguri, le dolci fette di panettone e pandoro. E i regali. Quanti cuccioli anche quest’anno sono stati portati in una nuova casa come “dono”? Cagnolini acquistati magari d’impulso, senza contattare allevamenti professionali, ma rivolgendosi a negozi oppure attraverso Internet. Animali che purtroppo spesso provengono dal buco nero delle cosiddette “fabbriche di cuccioli”.

L’allarme lo dà la Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani che mette in guardia sul fatto che la voglia di regalare un cucciolo, soprattutto in determinate occasioni o periodi dell’anno, nasconde il rischio di cadere nel traffico illecito di animali che, agendo nella violazione della legge, causa enormi sofferenze ai piccoli animali. Infatti in situazioni di illegalità sono molte le violenze inferte a questi cuccioli, trattati come fossero una merce qualsiasi: vengono separati dalla madre troppo presto, spesso a poche settimane dalla nascita, giungono a destinazione dopo un lungo viaggio stipati in automobili, furgoni, camion e persino in treno e in aereo, come tanti pupazzetti pronti alla vendita. Sopravvivono – chi ce la fa – in condizioni pessime, sono privi di vaccini o non protetti efficacemente e quindi destinati a presentare malattie e patologie con lo sviluppo.

La LAV stima che si tratti di un business da trecento milioni di euro all’anno che coinvolge tutta l’Europa, che si regge sulle “fabbriche”, strutture dove sono decine o centinaia le fattrici sfruttate per la riproduzione, le quali subiscono un orribile maltrattamento a causa delle continue gravidanze cui vengono sottoposte e che sono le altre sfortunate vittime di questo commercio abusivo e ingiusto.

La FNOVI non solo suggerisce di parlare con un medico veterinario prima di acquistare un animale da compagnia, ma incoraggia anche ad adottare un cane o un gatto ospiti di un rifugio per animali come quello di Apaca: chi desiderasse – ma consapevolmente – un compagno peloso e scodinzolante può visitare il rifugio e regalare – questo sì un dono preziosissimo – una nuova vita a un cane abbandonato.