I figli vogliono un cane? Ecco il contratto da far firmare.

I figli vogliono un cane? Ecco il contratto da far firmare.

Ne hanno parlano i social, ma anche giornali e siti di mezzo mondo: la notizia, risalente tra l’altro a qualche anno fa, è quella di un papà americano che ha fatto sottoscrivere un vero e proprio contratto ai propri figli prima di far entrare in casa un cane: lo ha postato su Imgur, accompagnato da una nota in cui assicura che oggi tutta la famiglia (lui compreso) è felicissima del cane ed il post è diventato subito virale.

Il contratto contiene una sola clausola che ci sentiamo di condividere, ossia quella in cui “i bambini promettono di non smettere mai di amarlo e di non annoiarsi mai di lui” precisando che “le parti sono d’accordo che il cane è la primaria responsabilità dei figli per la loro intera vita.” Per il resto, o lo si legge con ironia -che ci si augura sia stata l’intenzione vera del papà- oppure le regole stabilite dal genitore provocano solo un legittimo fastidio, come ad esempio quando dice che:
Contratto figli– Papà non raccoglierà mai la cacca del cane. Mai.
– Papà ha potere di veto sulla scelta del nome del cane
– Non ci si riferirà mai al cane come amico o fratello. Tutte le parti concordano che il cane è un cane.
– Il cane non riceve cibo gourmet o speciale. Tutti le parti concordano che il vecchio cibo per cane va più che bene.
– Il cane non perde pelo, non sbava, non gratta il pavimento.
– Papà non fa il bagno al cane e, se ritiene che puzzi, i figli lo dovranno lavare entro 24 ore.
– Il nome del cane non verrà incluso nella cartolina di Natale e non potrà presenziare nelle foto di famiglia.

Su un punto si deve, però, necessariamente convenire col papà americano: prima di accontentare i figli nella richiesta di accogliere in casa un cane (o un gatto o un coniglio o un qualsiasi altro animale domestico) bisogna spiegare molto bene ai figli la responsabilità che quel gesto comporta, i doveri che impone e le abitudini che stravolgerà. Si può scegliere di firmare con loro un contratto o, molto più semplicemente, di spiegare e di far rispettare nel tempo gli impegni che vanno presi.

Se si saprà gestire bene e correttamente l’ingresso del cane in casa, i bambini trarranno grandi benefici dalla sua presenza: impareranno a prendersi cura dell’animale e smetteranno di pensare esclusivamente a se stessi, svilupperanno una migliore intelligenza emotiva e diventeranno più compassionevoli e responsabili.

Se, invece, si farà tutto con superficialità e pressapochismo, è assai probabile che – passata la novità- avremo un cane abbandonato in più!