Il cane e le persone anziane

Il cane e le persone anziane

Assurde pretese ed errori evitabili

Pochi umani hanno la responsabile coscienza della propria età avanzata: in genere, prevalgono o atteggiamenti vittimistici oppure comportamenti che ricordano età di cui si rimpiange il trascorso. Invece, come per ogni tempo della vita, anche nell’età anziana sarebbe importante adeguare ogni aspetto dell’esistenza alla realtà del presente, magari con la consapevolezza della sua ineluttabile fugacità: in altri termini, tutto ciò che si fa o si vorrebbe fare dovrebbe essere rapportato al proprio stato di salute e benessere (fisici e mentali) e all’aspettativa di vita.

Quindi, niente cuccioli per gli anziani, ma cani già in là con gli anni, in modo che entrambi possano godere della presenza e delle aspettative dell’altro; niente cani di taglia grande, perchè l’energia non deve essere repressa nel cane ed essere gestibile dall’anziano; e, poi, mai e poi mai due, tre, quattro animali insieme! Questo – e molto altro – è raccontato nel video animato “Il cane e le persone anziane”, che contiene indicazioni e informazioni su un rapporto che deve essere costruito con piena consapevolezza sia da parte dell’anziano (o dell’anziana), sia da parte delle persone che con lui (o lei) hanno legami di affetto o di responsabilità e alle quali spetterà prendersi cura del cane nel caso rimanga da solo.

Nel rapporto con la persona anziana il cane è un “partner di relazione” e, perciò, non può mai diventare uno “strumento” per alleviare la solitudine: commettono un gravissimo errore i medici di base, i geriatri, i veterinari e i famigliari che consigliano all’anziano di prendere un cucciolo di cane o un gatto a cui badare senza avere piena coscienza delle esigenze, dei bisogni e dei diritti dell’animale.

E se è vero che i benefici della presenza di un animale domestico sull’umore e sulla salute dell’anziano sono un dato di fatto, è altrettanto vero che se la famiglia smette di sorvegliare e monitorare la coesistenza, i rischi per l’animale aumentano: non è così raro, infatti, che l’anziano ponga in essere comportamenti che possono sfociare rapidamente nel maltrattemento, passando per l’obesità o la malnutrizione o l’inattività motoria, fino alle malattie non curate e a forme di violenza che mai possono essere tollerate!