Il lutto di Max per la morte di Obelix, compagno di vita

Il lutto di Max per la morte di Obelix, compagno di vita

“Cosa può fare un cagnetto della mia età che si ritrova all’improvviso in un ambiente estraneo, caotico, rumoroso? E se hai già qualche acciacco dovuto agli anni, non vedi più chiaramente come un tempo, sei un po’ stanco e stordito e non sai se puoi fidarti di quelli che vogliono toccarti e avvicinarsi a te? Beh, puoi solo sperare di essere tirato fuori di là al più presto e di ritrovarti in un posto calmo, dove hai tutto sotto controllo. Per fortuna, con me c’è il mio vecchio amico Max, posso contare almeno su di lui. E davvero non vorrei andare da nessuna parte senza la sua compagnia!”

Questa era la didascalia che la nostra volontaria Valentina aveva preparato per la scheda di adozione di Obelix. Era il settembre del 2016 quando è stata scritta e la situazione di Obelix è rimasta la stessa per questi due anni trascorsi in canile: giornate trascorse in totale simbiosi con Max, un vecchio pastore tedesco, compagno di una vita e con cui Obelix ha condiviso anche l’abbandono. Accovacciati sempre uno accanto all’altro e anche in passeggiata solo ed esclusivamente insieme: così fino a giovedi 8 novembre, quando a questo meticcio di 15 anni, mite e triste, si è dovuta praticare l’eutanasia.

“Sarebbe fantastico – aveva fatto dire Valentina ad Obelix – se qualcuno di molto generoso volesse portarci via di qui insieme e darci un posticino tranquillo dove finire i nostri anni.” E invece non è successo, perchè le favole a volte accadono ma più spesso la realtà è molto meno generosa.

Max non ha smesso un attimo di cercare il suo amico e mostra poco interesse anche per la passeggiata, che pur ha sempre apprezzato: come a volte accade, sta elaborando l’accaduto e ci vorrà un po’ prima che torni ad essere quello di prima. Frenando l’istinto di aumentare le attenzioni verso di lui, noi lo aiuteremo mantenendo la routine quotidiana e non esagerando con il conforto, consapevoli che – esattamente come accade per l’elaborazione del lutto negli umani – la miglior cura sarà solo il tempo.