L’avevamo auspicato a ridosso della nomina dei vertici del Parco (che è rimasto senza presidente per oltre 4 anni) ed in effetti da qualche mese le iniziative per promuovere la convivenza del lupo con le comunità locali stanno arrivando.
Dopo una prima una serie di stimolazioni culturali, conferenze e incontri sul territorio, ora arriva la messa a disposizione dei piccoli allevatori amatoriali di un kit in comodato gratuito per la realizzazione di recinti elettrificati. I destinatari sono tra i soggetti più esposti ai danni da predazione, perché l’attività di allevamento è legata a motivi non imprenditoriali e l’atteggiamento degli allevatori è naturalmente poco professionale. E il presidente del Parco, Ennio Vigne assicura che l’iniziativa non si limiterà “alla consegna del materiale ai soggetti richiedenti ma vedrà anche la consulenza di un esperto per la preparazione del recinto”.
“Pensandoci bene” prosegue Vigne ”al giorno d’oggi è normale recintare il pollaio di casa per proteggere le galline da volpi e faine. Lo stesso è destinato ad avvenire per difendere i propri animali dai lupi. E se il lupo non trova facile cibo a sua completa disposizione, si dirotta altrove. Non a caso pochi giorni fa abbiamo trovato due cinghiali predati proprio dal lupo, con il conseguente ripristino della catena alimentare che non danneggia gli allevatori”.
La strumentazione – composto da un elettrificatore 12V – 3000MJ, un pannello solare 33 W 12V con supporto, una batteria Energy 12V/80Ah, 5 reti per ovini anti lupo alte 145 cm con pali, due picchetti di messa a terra in acciaio ad alta conducibilità e otto targhe segnaletiche – permetterà di realizzare recinti elettrificati in grado di circoscrivere un’area di circa 250 metri di perimetro.
Chi è interessato al kit dovrà presentare un’apposita domanda all’Ente Parco, il cui fac simile è disponibile sul sito web del Parco. Il termine di presentazione è il prossimo 7 marzo.