La famiglia di Nicola ha accolto Nigarè

La famiglia di Nicola ha accolto Nigarè

Un cucciolone “fantastico” in una famiglia entusiasta di Lui

E’ un cucciolone bellissimo e di grande docilità. Nigarè ha vissuto per qualche mese insieme ad un altro meticcio adulto in una famiglia costretta a rinunciare ad entrambi perchè non riusciva più a detenerli nella maniera corretta con cui fino a quel momento erano stati trattati. Anche per questo in Nigarè non c’è traccia di comportamenti non corretti: è, infatti, un cane molto paziente e riflessivo, ma anche vivace ed allegro, esattamente come ci si attende da un cucciolo di futura taglia media.

Ha trascorso tre mesi in rifugio, notato da persone che non sembravano però poter regalare a Nigarè una vita “da cane”, fatta di interazione corretta e rispetto, ma anche di libertà di infangarsi e bagnarsi in una pozzanghera. La dolcezza e la docilità rischiavano, infatti, di trasformare Nigarè in un “bel cane” da esibire o a cui concedere una breve passeggiata nel quartiere di casa, mentre nel suo DNA c’è anche lo spirito libero di un cane da caccia o forse anche di un levriero. Visto il suo temperamento e la sua indole docile, è stato perciò valutato adatto a famiglie dinamiche e attive – anche con bambini, purchè educati al rapporto con gli animali – e che dimostrassero rispetto per tutte le potenzialità comportamentali di Nigarè.

La famiglia di Nicola – sollecitata a una visita in rifugio da un’Amica di Apaca presente all’inaugurazione della nuova struttura – è sembrata la più adatta ad accogliere Nigarè, che si è subito ricavato un posto d’onore in casa, dove poche cose gli sono proibite e moltissimo – compresi i giochi di attivazione mentale che la famiglia sta imparando – gli è concesso con piacere ed entusiasmo di tutti. L’appellattivo di “fantastico” è quello che più risuona in casa quando ci si riferisce a Lui, che con grande calma ed equilibrio – a dispetto della giovane età – ha iniziato subito a seguire i ritmi e le abitudini della famiglia. Dire che il cane si è rapidamente integrato sarebbe svilire la sua straordinaria empatia e soprattutto raccontare una storia non vera, perchè ad integrarsi reciprocamente è stata ed è tutta la famiglia, di cui Nigarè è entrato a far parte già dopo poche ore dal suo arrivo.