Poche settimane fa Apaca ha dovuto dire addio a uno dei suoi ospiti, Willy, che ha finito i suoi giorni in rifugio senza avere avuto la possibilità di essere adottato. In un altro articolo abbiamo raccontato che ha pesato molto il fatto che Willy era stato classificato come cane mordace (vedi la scheda dedicata tra le nostre Guide), una condizione che scoraggia i più a prendersi cura di un animale dalla definizione tanto impegnativa. Cosa significa precisamente questa classificazione e cosa comporta per il proprietario?
Qualora un cane morsichi una persona o un altro animale e l’aggressione venga denunciata (in Italia gli eventi di morsicatura variano tra i 60 e i 70.000 all’anno), il servizio veterinario dell’azienda Ulss di riferimento deve provvedere a un controllo sanitario per valutare lo stato di salute psico-fisica del cane mordace, con lo scopo di prevenire il rischio di diffusione della rabbia. L’animale viene quindi isolato e tenuto in osservazione per dieci giorni e vengono attuati gli accertamenti per stabilire il suo livello di pericolosità e la conseguente corretta gestione da parte del proprietario. I livelli previsti sono 4: il livello 0, “occasionale”, secondo cui vengono date delle direttive affinché l’episodio di aggressione non si ripeti; livello 1, “attenzione”, attraverso il quale il proprietario viene informato riguardo alla normativa specifica e le linee guida per evitare un altro episodio vengono fornite in forma scritta, insieme al consiglio di considerare una polizza assicurativa per il cane insieme a un percorso comportamentale; livello 2, “rischio”, che prevede le stesse indicazioni del livello 1 ma con l’aggiunta dell’obbligo per il proprietario di seguire un corso informativo e formativo apposito per cani morsicatori, il cosiddetto “patentino” (corso che in provincia viene promosso dall’Ulss n.1 Dolomiti con cadenza annuale e gestito da Apaca); livello 3, “problematico”, dove diventano obbligatori la stipula della polizza assicurativa, il percorso comportamentale per il cane, il corso per il patentino e anche l’utilizzo di guinzaglio e museruola.
Willy era stato inserito nel livello 3 di rischio, il livello più alto che implica l’assunzione di una maggiore responsabilità, insieme al vincolo di dover ottenere un attestato, il patentino, che permetta di tenere con sé cani considerati difficili. Il corso formativo e informativo consente di acquisire informazioni importanti sull’etologia e sul comportamento dei cani, sulle loro modalità di comunicazione e la conseguente relazione con l’uomo, sul benessere del cane e sulle leggi che regolano i doveri dei proprietari. Ma dall’altra parte esso conferma uno stato che per legge non può più essere cancellato: un cane ritenuto mordace rimane tale a vita e, questo, come è accaduto per Willy, diminuisce di parecchio le possibilità di adozione per i cani ospiti di canili e rifugi. Ci consola il fatto che Willy abbia trovato tanto affetto nei volontari che erano divenuti la sua famiglia e che hanno saputo stargli accanto, con accortezza e dedizione, fino all’aggravarsi del tumore che lo ha portato via, mentre qui arrivava l’estate.