In APACA non è mai successo di vederci rientrare un cane per motivi banali: quando capita, le ragioni sono legate per lo più a morsicature (sempre causate da comportamenti inadeguati di qualche membro della famiglia) o a un fatto imprevisto che cambia la vita dell’adottante (come una separazione o un trasferimento all’estero).
Generalmente si tratta di difficoltà oggettive, non preventivabili al momento dell’affido e comunque assolutamente non frequenti. Certo a noi piacerebbe che non succedesse mai, ma gli imprevisti possono sempre accadere e anche degli errori di valutazione possono essere commessi dai responsabili delle adozioni.
Mai, però, ci è capitato di imbatterci in un rientro come quello a cui si sono trovati di fronte i volontari del Centro Soccorso Animali di Arceto, una frazione del comune di Scandiano in provincia di Reggio Emilia. Lo scorso mese di settembre, infatti, Tom è stato riportato indietro dalla signora che da qualche giorno aveva preso il cane dallo stesso canile con la motivazione incredibile che il cane “di notte russa e io non riesco a dormire”! Errore nel pre-affido? Non crediamo proprio, perchè a noi – e così anche agli amici di Arceto – mai verrebbe in mente di verificare se all’aspirante adottante – che ha scelto un esemplare non brachicefalico – possa o meno dar fastidio l’occasionale russare notturno del cane! Per comprendere una cosa del genere non ci resterebbe che una scelta: imporre a chi vuole adottare un cane del rifugio alcune sedute psicanalitiche…