Con l’articolo di oggi inizia la pubblicazione della piccola storia dell’associazione, che quest’anno celebra il venticinquesino anniversario della sua costituzione.
Gli anni Novanta sono anni cruciali per la storia della tutela animale: il 30 agosto 1991 viene pubblicata la legge n.281, che cambia la condizione di cani e gatti nello stesso modo in cui, qualche tempo prima, la legge Basaglia aveva dato dignità umana ai malati di mente. Due anni dopo, il 28 dicembre 1993, la Regione Veneto approva la legge n.60, dando concretezza ai compiti ed alle funzioni che la legge-quadro nazionale aveva affidato alle regioni italiane in materia di tutela degli animali d’affezione e di prevenzione del randagismo.
In questo clima di novità legislative che finalmente mettono al bando le “stragi di stato” di cani e gatti ed alimentano la speranza di una loro piena tutela e salvaguardia, il 26 luglio 1994 nasce a Belluno l’Associazione Protezionistica Amici del Cane Abbandonato-APACA. Davanti al Notaio Antonino Calcagno di Belluno sottoscrivono l’atto di costituzione undici soci fondatori: Cernigliaro Salvatore, De Nardin Lucia, Soligo Bianca, Caputo Pasquale, Calabrese Sergio, Zanatta Carlo, Doglioni Rosetta, Casanova Gabriella, Busatti Paolina, Fajeti Giulio e Rubino Clara.
A riconoscimento del ruolo trainante svolto nella promozione della costituzione della prima associazione bellunese impegnata nella lotta al randagismo e all’abbandono dei cani, la presidenza va a Salvatore Cernigliaro e la vice-presidenza a Lucia De Nardin. Gli altri componenti del primo consiglio direttivo sono: Bianca Soligo, Pasquale Caputo e Gabriella Casanova. (continua)