Vivere con una cane allunga la vita, soprattutto se si è da soli! La notizia è stata diffusa sabato scorso dall’agenzia di stampa Adnkronos e, pur confermando quanto già altri studi hanno sottolineato, è di quelle che diventano un punto di riferimento, perchè nasce da una ricerca che ha coinvolto ben 3,4 milioni di persone e che si è sviluppata in un lungo lasso di tempo, dal 2001 al 2012.
Gli scienziati svedesi dell’Università di Uppsala – scrive Adnkronos -, dopo aver scoperto che i proprietari di cani sono meno a rischio di morte per malattie cardiovascolari o altre cause rispetto a chi non ospita in casa un pet, hanno esaminato i dati di 3,4 milioni di svedesi e, in particolare, hanno analizzato i registri nazionali relativi a persone tra i 40 e gli 80 anni, confrontandoli con i dati sui proprietari dei cani. In questo modo i ricercatori hanno scoperto il rischio ridotto di malattie cardiovascolari nei proprietari di cani, in particolare in chi ha cuccioli di razze da caccia.
Ma – prosegue l’agenzia di stampa – in che modo i quattrozampe proteggono la salute delle persone? Se possedere un cane favorisce l’attività fisica, i ricercatori ammettono che potrebbe essere valido anche il contrario: le persone attive sarebbero così più inclini a scegliere di dividere la vita con un cane. Ma l’effetto protettivo del pet potrebbe essere legato anche al fatto di favorire il contatto sociale o il benessere dei proprietari con coccole e feste. E si sospetta che un ruolo possa essere giocato anche dal microbioma (i microrganismi che ‘abitano’ nell’intestino): infatti, avere un cane potrebbe modificare, in senso benefico, il microbioma batterico del proprietario. Insomma, le ipotesi sono numerose, ma il link con la salute è ‘certificato’ dai dati, e l’effetto sarebbe particolarmente benefico nelle persone che vivono da sole, che hanno una riduzione del rischio di morte del 33% e una riduzione del rischio di attacco cardiaco nell’11%” rispetto a chi non ha animali da compagnia.